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25 aprile, Dureghello: “Anpi con liberatori o con alleati di Hitler?” VIDEO

"Noi non vogliamo fare la scelta della revisione della storia", ha sottolineato il presidente della Comunità Ebraica rivolgendosi ai partigiani dell'Anpi

Pubblicato:25-04-2017 06:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:09

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Un momento della manifestazione a via Cesare Balbo

ROMA  – “Noi da qui gridiamo forti e uniti che vogliamo stare insieme, ma vogliamo starci nella verità e nella storia che fu fare una scelta. Gli ebrei della Brigata ebraica giunsero in Italia dall’allora Palestina e sconfissero le truppe nemiche, si organizzarono e aiutarono la Resistenza”. Lo ha detto il presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello, intervenendo durante la celebrazione della Brigata ebraica presso la sede storica dell’Oratorio di Castro a via Cesare Balbo.

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“Non è una scelta facile, la scelta della verità, ma noi non vogliamo fare la scelta della revisione della storia– ha sottolineato Dureghello rivolgendosi ai partigiani dell’Anpi di Roma-. Chiediamo solo di fare una scelta: dire chi allora erano i liberatori e chi gli alleati di Hitler. Chiediamo loro di dire allora con chi sarebbero stati: dalla parte dei liberatori o da quella del Gran Mufti di Gerusalemme, che era alleato con Hitler?”.

I manifestanti cantano ‘Bella ciao’



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RAGGI: BRIGATA EBRAICA CI HA PORTATO FUORI DA GUERRA

“La Brigata ebraica, con i suoi ragazzi e con le sue lotte ha consentito di portare l’Italia fuori dalla guerra. Io sono fortunata, perché sono nata in tempo di pace, ma ho ascoltato i racconti dei miei nonni. Oggi il nostro dovere è tramandare la memoria alle giovani generazioni”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, intervenendo dal palco allestito dalla Comunità ebraica di Roma di fronte all’Oratorio di Castro di via Cesare Balbo per ricordare la Brigata ebraica.

“La democrazia per noi è qualcosa di innato, di naturale- ha proseguito Raggi- siamo qui in piazza a manifestare, ma qualche tempo fa non era così. Se noi oggi siamo in grado di parlare e manifestare lo dobbiamo a chi ha combattuto. E il miglior ringraziamento è di non dimenticare la loro lotta e portarne avanti la memoria”.

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