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Coronavirus, De Luca a Conte: “Zero forniture, Sud al collasso: conteremo i morti”

Il governatore della Campania: "I prossimi dieci giorni saranno un inferno"

Pubblicato:25-03-2020 12:54
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:01

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NAPOLI – “La comunicazione di questi ultimi giorni relativa alla epidemia e’ gravemente fuorviante. Il richiamo a numeri piu’ contenuti di contagio al Nord, rischia di cancellare del tutto il fatto che non solo la crisi non e’ in via di soluzione, ma che al Sud sta per esplodere in maniera drammatica“. Questo il testo della lettera inviata stamattina dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ai ministri della Salute Roberto Speranza, degli Affari regionali Francesco Boccia, e per il Sud Giuseppe Provenzano.

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I prossimi dieci giorni saranno da noi un inferno. Siamo alla vigilia di una espansione gravissima del contagio – sostiene il governatore – al limite della sostenibilita’. La prospettiva, ormai reale, e’ quella di aggiungere alla tragedia della Lombardia quella del Sud”.


“So che la situazione e’ difficile per tutti – si legge nella missiva – non voglio alzare i toni. Ma non posso non dire che, per quello che ci riguarda, ci separa poco dal collasso, se il Governo e’ assente”.

“ZERO FORNITURE, CONTEREMO I MORTI”

“Dopo aver creato decine di posti letto nuovi per la terapia intensiva- continua De Luca- rischiamo di non poterli utilizzare per mancanza di forniture essenziali. Zero ventilatori polmonari; zero mascherine P3; zero dispositivi medici di protezione. A fronte di un impegno ad inviare in una prima fase 225 ventilatori sui 400 richiesti, e 621 caschi C-PAP, non e’ arrivato nulla”.

Nella missiva, il presidente della Regione Campania fa il punto su quanti dispositivi e attrezzature sono state fornite alla Campania. A fronte di una fabbisogno segnalato di 600 ventilatori, mille caschi, 2600 maschere total face e 150mila tubi endotracheali, le forniture sono state pari a zero. A fronte di una richiesta di 250mila mascherine a settimana, ne sono state consegnate poco piu’ di 45mila. Cosi’ come per i guanti (22mila consegnati su 250mila richieste), gli occhiali e le tute.

“Permanendo questa nullita’ di forniture – scrive De Luca – non potremo fare altro che contare i nostri morti. Mi auguro che almeno i numeri rendano evidente la drammaticita’ della situazione. Si rischia di vanificare un lavoro gigantesco che ci ha consentito di reggere, in una realta’ della cui complessita’ non e’ il caso di parlare oltre, e di offrire anche al Paese una terapia farmacologica utile“.

“Abbiamo fatto con migliaia di operatori, sforzi giganteschi per poter reggere. Ma non si puo’ scavare nella roccia con le mani nude. Dobbiamo registrare il fatto che dal punto di vista delle forniture essenziali per il funzionamento dei nostri ospedali, in queste settimane da Roma non e’ arrivato quasi nulla. Il livello di sottovalutazione e’ gravissimo. Non si e’ compreso – continua il governatore – che gli obiettivi strategici sono due: contenere il contagio al Nord; impedire la sua esplosione al Sud. In queste condizioni, ci avviamo verso una tragedia doppia”.

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