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Come cambia la comunicazione politica al tempo del coronavirus?

Intervista a Leonardo Cecchi, esperto di comunicazione e collaboratore de L'Espresso e dell'Huffington Post

Pubblicato:25-03-2020 11:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:01
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MILANO – Tra fake news e polemica politica, come sta cambiando la comunicazione dei partiti durante l’epidemia di Covid-19? Per capirlo, l’Agenzia Dire ha intervistato Leonardo Cecchi, collaboratore de L’Espresso e dell’Huffington Post, consulente per la comunicazione del Partito Democratico.

Il Partito Democratico aveva iniziato minimizzando il rischio, con Sala che lanciava #milanononsiferma ed il segretario Zingaretti ai navigli per un’aperitivo. Come giudichi quell’errore e cosa avete fatto per rimediare?

“Quello fu un errore generale, anche Sala lo ha ammesso. Tutti sottovalutavano il problema, non si era capito l’entità di quello che stava accadendo. Almeno Sala ha chiesto scusa, al contrario di altri… Per quanto riguarda il Pd, abbiamo cambiato stile cercando di mettere in campo una comunicazione più informativa, lontana dalle polemiche politiche che in questo momento non interessano a nessuno. Cerchiamo di veicolare messaggi positivi per convincere la gente a restare in casa e contenuti informativi, come la campagna sul ‘Cura Italia’ che ha avuto un gran successo. Lo ripeto, in questo momento non ci dovrebbe essere spazio per la polemica politica, l’importante è il Paese”.


E come giudichi lo stile comunicativo del governo? Tra bozze di decreti che uscivano prima del dovuto e comunicazioni a tarda notte, c’è stata un po’ di confusione…

“Penso sia positivo che il governo decida di informare puntualmente la cittadinanza. Le polemiche sono state cavalcate solo dalla destra, ma sono polemiche sterili: se il messaggio arriva tardi è perché il governo è al lavoro. E bene ha fatto oggi Conte a richiamare la stampa sulle fake news: dagli immigrati ai medicinali in via di sperimentazione, passando per il Mes, in questi giorni ne circolano veramente troppe. Conte sta mettendo in campo una comunicazione sobria, è un buon presidente che sta affrontando una responsabilità enorme, ma nel complesso il giudizio degli italiani è molto buono e lo testimoniano anche i sondaggi. Se pensiamo a Boris Johnson, che ha detto che gli inglesi si sarebbero dovuti abituare all’idea di perdere i propri cari, o alla Merkel, che ha detto che il 60% dei tedeschi sarebbe stato infettato, ci accorgiamo che la comuncazione di Conte non crea allarmismo e da’ fiducia”.

E l’opposizione? Anche ‘la bestia’ di Salvini sta cambiando?

“Salvini cerca di sfruttare la situazione mediatica. Il suo consenso è in calo da agosto in calo, dopo che ha perso il palcoscenico del Viminale… Ora cerca di rientrare in corsa e la mezza apertura che ha cominciato a fare parlando di ‘gabinetto di guerra’ lascia capire la sua voglia di tornare al governo. Per quanto riguarda ‘la bestia’, non è cambiata. Anzi. Nelle scorse settimane si sono fatti veicolo di una fake news vergognosa sulle risorse che i governi avevano stanziato per la crisi. Hanno messo a confronto due valori diversi, quello dell’investimento diretto per l’Italia e della leva finanziaria per gli altri paesi. Una mossa scorretta: gli investimenti dell’Italia sono assolutamente in linea, se non superiori, a quelli degli altri paesi. Anche sul video che sta facendo molto discutere in queste ore, dove Salvini indossa un maglioncino dal colore del camice dei medici e una mascherina da infermiere calata sul viso come se avesse appena staccato dal reparto, è difficile rimanere in buona fede rispetto al fatto che si tratti di una totale casualità”.

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