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Il centrodestra si prende anche la Basilicata. Salvini: “Non passo all’incasso, governo dura”. Di Maio: “Nessun crollo”

L'ex generale Vito Bardi: "Abbiamo scritto la storia. Trasparenza, meritocrazia e legalità saranno elementi determinanti delle mie azioni"

Pubblicato:25-03-2019 07:26
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:16
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POTENZA –  Vito Bardi  si avvia ad essere il nuovo governatore della Basilicata. L’ex generale della Guardia di Finanza, sostenuto da cinque liste, è stato indicato da Forza Italia. Le ultime proiezioni, quando ormai mancano pochi seggi ancora da scrutinare, danno Bardi al 42,25% sul candidato del centrosinistra Carlo Trerotola al 32,86%. 

https://www.facebook.com/vitobardipresidente/videos/288574678705817/


“I lucani oggi hanno risposto: presente. La Basilicata è pronta per il cambiamento. Oggi abbiamo scritto la storia: dopo tanti anni di governo di centrosinistra il centrodestra ha scelto la via del riscatto di questa terra”. Lo dichiara Vito Bardi, prossimo governatore della Basilicata, accolto tra gli applausi nel suo quartier generale a Potenza

“Sono emozionato – ha aggiunto l’ex generale della guardia di finanza – come lucano e onorato come uomo delle istituzioni. Chiamerò Berlusconi, Salvini e Meloni, che ringrazio, per una grande festa. La campagna elettorale è terminata è stata un’esperienza fantastica in una regione splendida”. 

Al primo posto nell’agenda del neo eletto presidente della giunta lucana ci sarà il lavoro

“I giovani – ha sottolineato – dovranno essere qui presenti e trovare opportunità su questa terra. La Basilicata tornerà ad essere una Regione che merita centralità. Il palazzo sarà di tutti ed io sarò il presidente di tutti i lucani. Trasparenza, meritrocrazia e legalità saranno elementi determinanti delle mie azioni”.

Oggi alle 11 Bardi terrà la sua prima conferenza stampa da governatore della Basilicata.

BERLUSCONI: FINALMENTE UN BUON GOVERNO

“Evviva, la Basilicata si è data finalmente un buon governo! Complimenti a tutti gli amici lucani che hanno saputo votare bene!”. Così su Facebook Silvio Berlusconi commentando le proiezioni del voto regionale che danno vincitore il candidato di centrodestra Vito Bardi. 

SALVINI: NON PASSO ALL’INCASSO, GOVERNO DURA

“Non cambia nulla per gli equilibri di governo” dopo il voto in Basilicata. Lo dice il ministro dell’Interno Matteo Salvini, in conferenza a Milano. “Non ho alcuna convenienza nel passare all’incasso. Il mio orizzonte dura 4 anni e 3 mesi. Non ci sono sondaggi, lusinghe o problemi che possono farmi cambiare idea. Mi trovo bene con la squadra con cui sto lavorando”, conclude.

“A livello nazionale non cambia niente”

“A livello nazionale non cambia niente, non è cambiato dopo l’Abruzzo, non è cambiato dopo la Sardegna, quindi non cambia dopo la Basilicata. Il mio avversario è il Pd. La sommatoria dei voti di Lega e 5 stelle sono ancora la maggioranza assoluta in questo Paese, quindi abbiamo ancora entrambi da esserne contenti”. Usa il guanto di velluto con gli amici grillini Matteo Salvini, sentito a margine di un’iniziativa all’ospedale Maggiore di Milano. Il ministro dell’Interno commenta così il voto lucano, che ha segnato un’altra conquista regionale per la coalizione di centrodestra.

DI MAIO: MA QUALE CROLLO, M5S PRIMO PARTITO IN BASILICATA

“M5S è la prima forza politica in Basilicata. Gran parte della stampa parla di ‘voti dimezzati in un anno’ e di ‘crollo’, ma la verità è che abbiamo battuto tutte le liste, anche quelle con gli impresentabili dentro, anche quelle con i portavoti di Pittella. A Matera siamo oltre il 30%! Ed è un risultato che conserviamo con grande senso di responsabilità verso il Paese, senza esultanze da stadio. Noi abbiamo un simbolo, una lista. E andiamo avanti così!”. Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, lo scrive su Facebook commentando il voto in Basilicata.

“I giornali sono dunque liberi di scrivere ciò che credono- prosegue Di Maio- quel che conta è che M5S, oggi, è più forte di prima in Basilicata: passa dal 7% delle regionali 2013 a oltre il 20% di oggi. E questa non è la nostra storia, è la realtà! Grazie ad Antonio Mattia M5S per la bellissima campagna che ha portato avanti. Auguri ai nuovi consiglieri regionali. Al lavoro sempre per l’Italia!”.

“Se domani votassimo per politiche rivinceremmo”

“Considerando il vero tracollo di Pd (che perde ben 16 punti rispetto al 2013) e Forza Italia, se andassimo al voto alle elezioni politiche domani potremmo anche rivincere in quella regione, visto che non esisterebbero le miriadi di liste civetta che hanno assorbito centinaia di voti soprattutto nei Comuni di provincia”. Luigi Di Maio, vicepresidente del Consiglio e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, lo scrive su Facebook commentando il voto in Basilicata.

“Il sistema spera che cada il Governo ma non accadrà”

“Si sta provando a usare qualsiasi risultato elettorale per dire che deve cadere il governo ma questa è la speranza del sistema, non è quello che accadrà”. Lo dice il vicepremier Luigi Di Maio in diretta Facebook.

CIARAMBINO (M5S): NESSUNA DÉBACLE NOI PRIMA FORZA

“Non si possono raffrontare livelli elettorali diversi. Le elezioni regionali come quelle amministrative sono elezioni molto più condizionate da una serie di dinamiche e poi si caratterizzano per il fatto che si corre in coalizione. Il Movimento 5 Stelle si presentava da solo contro accozzaglie di liste”. Così alla Dire la consigliera campana del Movimento Cinque Stelle, Valeria Ciarambino che si dice non essere d’accordo con “i titoloni dei giornali di oggi che parlano di débacle del Movimento” alle regionali in Basilicata. “Consideriamo – spiega – che il Movimento si è affermato in Basilicata come la prima forza politica e abbiamo corso da soli con la coerenza dei nostri valori e del nostro programma e siamo al 20%. Dietro di noi la Lega e questo conferma lo scenario nazionale”. Per Ciarambino partiti come FI e Pd sono da considerarsi come “non classificati e scomparsi dallo scenario”. La consigliera campana conferma che all’interno del Movimento è in atto una discussione per valutare se modificare alcune regole inerenti le elezioni locali “perché correre da soli contro un’accozzaglia di liste è uno svantaggio difficilmente recuperabile”. Ciarambino esprime poi preoccupazione perchè “spesse volte nell’accozzaglia di liste ci sono anche candidati impresentabili”. A supporto del suo sentire cita la Sicilia “dove molti di questi sono stati arrestati e questo la dice lunga su come il voto di questi personaggi, in odore di malaffare, incida anche sul voto complessivo. Da noi se sei anche semplicemente indagato non ti puoi candidare” e questo dimostra “ancora una volta come il Movimento 5 Stelle fa la differenza”. Alleanze con le liste civiche se mai ci saranno, spiega ancora Ciarambino, non saranno mai con quelle di ispirazione di sinistra o destra perchè “il nostro capo politico Luigi Di Maio è stato molto chiaro: non crediamo alle finte liste civiche che sono soltanto il paravento a uomini di partito che si riciclano, che cambiano nome ma sono solo i riciclati della vecchia politica”. “Nel caso in cui nella nostra riflessione interna dovesse passare l’idea di liste civiche a supporto della lista del Movimento 5 Stelle nei livelli locali delle elezioni si tratterebbe di liste vere. Penso – conclude – ai comitati civici che si battono sui territori per l’ambiente, per il diritto alla salute e contro le grandi opere che stravolgono il nostro territorio nazionale. Mi aspetto delle liste civiche di questo tipo qua”.

Per il vicepremier “triplicare i voti dopo neanche un anno di governo, in una situazione economica difficile a livello mondiale, è motivo di grande orgoglio”, dice, “quindi tutte le polemiche, le chiacchiere, le minacce, gli insulti, veramente vengono cancellate dal popolo” e per Salvini è proprio questa “la cosa più bella”.

Infine, un accenno sull’affluenza, in crescita, ma sempre con livelli bassi. “C’è ancora tanta gente che non ha abbastanza fiducia per andare a votare e quindi sceglie di stare a casa. È colpa di tutti, è colpa anche mia”, ammette Salvini, dunque in vista delle elezioni europee, definite dal vicepremier “passaggio storico, rivoluzionario ed epocale”, bisogna essere “più bravi e lavorare ancora meglio”.

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