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REGGIO EMILIA – Il calo del trend demografico registrato almeno negli ultimi tre anni porterà a proseguire, anche nell’anno scolastico 2015-2016, la riorganizzazione dei servizi educativi di Reggio Emilia già iniziata nell’anno precedente. In particolare il combinato disposto del calo della popolazione e delle nascite ha portato nel 2014 ad accorpamenti, conversioni di posti e razionalizzazioni, che ad oggi fanno registrare 13 posti vacanti negli asili nido della città e 57 nelle scuole di infanzia, con criticità specifiche nelle zone più periferiche. E’ quanto emerso dalla commissione andata in scena ieri sera in municipio, dove l’assessore alla Scuola, Raffaella Curioni, e la direttrice dell’Istituzione Nidi e Scuole di infanzia, Claudia Giudici, hanno illustrato gli indirizzi per la formazione del bilancio della società strumentale del Comune per la gestione dei servizi educativi. Il documento, che per la parte economica verrà esaminato in una commissione successiva, sarà approvato come da prassi insieme al bilancio comunale.
Passando ai numeri, i bambini residenti a Reggio nel 2014 in età zero-cinque anni sono in tutto 9.562 e rappresentano il 5,5% della popolazione complessiva. Il dato è in calo rispetto agli anni scorsi. I bambini della fascia zero-tre anni, potenziali frequentatori degli asili, sono 4.028 mentre nell’anno scolastico 2013-2014 erano 4.276. Nella fascia tre-sei anni ci sono invece 5.534 bambini, a fronte dei 5.615 dell’anno precedente. Nel raffronto tra gli ultimi due anni i posti nei nido sono scesi da 1.830 a 1.573, e quelli nelle scuole di infanzia da 4.838 a 4.827. Il tasso di scolarizzazione provinciale è infine del 39,5% nei nidi, e dell’87,2% nelle scuole, entrambe medie superiori a quelle regionale e nazionale.
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