Con 56 sfilate e 65 presentazioni, prende il via a Milano la Fashion Week

Da oggi fino al 3 marzo all'ombra della Madonnina, sfileranno le tendenze del prossimo autunno-inverno

Pubblicato:25-02-2025 18:40
Ultimo aggiornamento:25-02-2025 18:40
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milano fashion week
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MILANO – Si accendono i riflettori sulla moda donna, con la Milano Fashion week autunno inverno 2025/2026, in programma da oggi fino al 3 marzo all’ombra della Madonnina. Sono 56 le sfilate fisiche, 6 digitali, 65 presentazioni, 4 su appuntamento e 23 eventi, per un totale di 153 appuntamenti che detteranno le nuove tendenze del womenswear per la prossima stagione. In passerella tutti i grandi nomi della Moda italiana: Giorgio Armani, Prada, Dolce & Gabbana, Fendi, Versace, Giorgio Armani, Etro e Moschino.

“La moda non è solo stile e immagine: è industria, economia, lavoro- puntualizza Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda di Regione Lombardia-. E la Lombardia è il cuore pulsante di questo settore. Con oltre 28.000 imprese e un fatturato che supera i 26 miliardi di euro, la nostra regione rappresenta una colonna portante del sistema moda italiano. Milano, da sola, conta più di 11.000 aziende e produce il 15,6% del valore totale della moda in Italia”. L’edizione di settembre- puntualizza l’assessore regionale- ha generato un impatto economico di quasi 213 milioni di euro, tra ospitalità, ristorazione e shopping. “Questo significa crescita, opportunità, posti di lavoro. La moda è una risorsa concreta per il nostro territorio, un volano per il turismo e per l’economia locale”.

Il grande palcoscenico della moda prende forma, tra addii clamorosi, come quello di Sabato di Sarno da Gucci, che apre le sfilate per la prima volta con una collezione a cura dell’Ufficio Creativo, anniversari prestigiosi, come quello di Fendi che celebra i 100 della maison, K-Way che festeggia i 60 anni e Dsquared2 che metterà in scena una sfilata-evento celebrativa dei trent’anni, e qualche ritorno, come quello di Fiorucci. Ma c’è grande attesa anche per i debutti, come quello di David Koma alla direzione creativa di Blumarine e di Lorenzo Serafini per Alberta Ferretti.

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