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FOTO | VIDEO | Da Meloni a Fiorello, in tanti in Campidoglio per l’ultimo saluto a Maurizio Costanzo

Tra le personalità arrivate poco dopo l'apertura della camera ardente, Mara Venier, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli, Gianni Ippoliti, Pierluigi Diaco e Ermete Realacci

Pubblicato:25-02-2023 11:32
Ultimo aggiornamento:26-02-2023 16:45

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ROMA – Si è aperta alle 10.30 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio la camera ardente di Maurizio Costanzo, scomparso ieri a Roma a 84 anni. Nella Sala, molte le corone di fiori che circondano il feretro di Costanzo, tra cui quella di Roma Capitale e della Regione Lazio.

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Diversi anche i volti noti che da questa mattina sono venuti a dare l’ultimo saluto a Costanzo. Tra questi, Mara Venier, Valerio Mastandrea, Fiorello, Vincenzo Salemme, Rossella Brescia, Paola Barale, Francesco Rutelli e Barbara Palombelli

Presente anche la moglie del giornalista e conduttore tv Maria De Filippi. Occhiali scuri, abiti neri, De Filippi, accompagnata dal figlio adottato con Costanzo, Gabriele, è stata accolta dall’assessore capitolino Alessandro Onorato e si è seduta sulla prima fila di sedie posizionate davanti al feretro.

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Molti i cittadini che si sono messi in fila per rendere omaggio a Costanzo, accolti dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in fascia tricolore. “Questo omaggio molto commovente delle romane e dei romani, degli italiani, a un gigante della storia della televisione, della cultura, del giornalismo italiano che è stato un protagonista unico per tanti anni ha segnato la sua esperienza non solo con la sua professionalità straordinaria, ma anche con una davvero straordinaria umanità”, ha detto Gualtieri.

“Una persona molto dolce, molto empatica e naturalmente un professionista inarrivabile. Davvero- ha aggiunto il sindaco- un pezzo della storia non solo della tv e del giornalismo ma del costume e della cultura italiana. Questa commozione così diffusa della città prova quanto Maurizio Costanzo sia una persona a cui tutti noi dobbiamo molto e che dobbiamo ricordare adeguatamente”.

A proposito della possibilità di intitolare una via o una piazza al giornalista, Gualtieri ha specificato che “sicuramente Roma renderà omaggio in modo adeguato. Adesso è il momento di questo commosso omaggio, del ricordo e della partecipazione. Ci stringiamo ai familiari e alle persone che gli hanno voluto bene. Questo abbraccio collettivo sarà il primo momento di un ricordo che continueremo”.

GIORGIA MELONI ARRIVATA ALLA CAMERA ARDENTE IN CAMPIDOGLIO

Nel pomeriggio è arrivata anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni per rendere omaggio al feretro di Maurizio Costanzo, ospitato nella Sala della Protomoteca. La premier è stata accolta dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dalla moglie di Costanzo, Maria De Filippi.

RAGGI: ONORATA DELLA SUA AMICIZIA, MAURIZIO ERA UNA GRANDE PERSONA

Sono venuta a salutare una grande persona che posso dire di aver conosciuto e che è diventato mio amico, e ne sono onorata”, ha detto Virginia Raggi, ex sindaca di Roma, arrivando nella Sala della Protomoteca, in Campidoglio. “Ci siamo conosciuti tardi, ce lo dicevamo sempre, e ridevamo di questo. Abbiamo provato un po’ a recuperare il tempo che ci è mancato. Ha cercato di immaginare cose per la città che amiamo, che amavamo entrambi, e la cosa che mi stupiva ogni volta era quanto profondamente conoscesse ogni singolo angolo di questa città. E ogni volta- ha aggiunto Raggi, commossa- raccontava aneddoti su qualunque cosa, cercavamo di tirargli fuori delle idee. Lo chiamai per collaborare perché a un certo punto lui fece una dichiarazione in cui disse che tutto sommato aveva cambiato idea su di me. Quindi io lo chiamai. E da lì ci siamo incontrati. È un brutto momento”.
A visitare la camera ardente, anche Fiorello e Vincenzo Salemme, accolti dall’assessore Alessandro Onorato e dal figlio di Costanzo, Saverio.

ROCCA: UNO DI FAMIGLIA, GIUSTO DEDICARGLI UN TEATRO

“Maurizio Costanzo è un gigante della televisione, della cultura, è come se ci avesse lasciato uno di famiglia“. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dopo aver reso omaggio a Maurizio Costanzo. “La sua presenza era una costante delle nostre serate. Mia nonna- ha ricordato Rocca- diceva ‘C’è Maurizio’, e questo sintetizza perfettamente chi era Maurizio Costanzo per gli italiani. È un pilastro della cultura romana, con quel disincanto e quella fermezza con cui affrontava anche argomenti importanti, come la lotta alla mafia, che portava all’attenzione della gente in modo semplice. È sicuramente una grande perdita per tutti. Sarebbe giusto- ha infine risposto ai cronisti- se gli dedicassero un teatro”.

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