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Tg Psicologia, edizione del 25 febbraio 2022

Si parla di Ucraina, malattie rare e bonus psicologo

Pubblicato:25-02-2022 11:41
Ultimo aggiornamento:25-02-2022 11:41

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– “PAPÀ DOVRAI ANDARE A COMBATTERE?”, I BIMBI ITALIANI TEMONO LA GUERRA IN UCRAINA

“Perché la Russia fa la guerra all’Ucraina? Anche l’Italia è in pericolo? Mio papà dovrà andare a combattere? Ho tanta paura e mi fa male la testa, perché a volte non riesco a dormire”. Sono alcune delle domande e dei pensieri che si affollano nelle menti di molti bambini italiani, che seguono ormai da giorni la crisi tra Mosca e Kiev. A dare loro una risposta la neuropsichiatra infantile della Asl di Caserta, Valentina Lanzara: “I bambini- spiega- non vanno mai sottovalutati nella loro capacità di comprendere e affrontare la realtà, vanno messi al corrente di quello che accade loro intorno e devono essere presenti quando apprendono le notizie attraverso i media, da cui è impossibile, quanto inutile, cercare di tenerli lontani. È doveroso ascoltare le loro domande e i loro timori, cercando di rispondere con un linguaggio consono all’età, senza nascondere un messaggio di speranza”. Secondo Lanzara “questi argomenti possono diventare un momento di crescita, da sfruttare per affrontare anche altre tematiche importanti e attuali come il pregiudizio sociale e culturale nei confronti di altri popoli”.

– MALATTIE RARE E COVID, IN CAMPANIA SOSTEGNO PSICOLOGICO PER NON LASCIARE SOLI I PAZIENTI

“L’impatto della pandemia è stato in alcuni casi devastante perché alle difficoltà quotidiane si sono aggiunte fasi di isolamento, paura, senso di inadeguatezza, difficoltà nell’effettuare semplici operazioni quotidiane a cui questi malati sono abituati. Le associazioni sono state in questo un cuscinetto importante, come anche i Centri di coordinamento regionale”. Lo afferma Giuseppe Limongelli, direttore del Centro di Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania.

– BONUS PSICOLOGO, SENSI (PD): TEMA PRIORITARIO, BUONA PAGINA PER PARLAMENTO

“La nostra proposta ha ottenuto l’adesione piena e il sostegno di tutti i gruppi parlamentari che hanno sottoscritto l’emendamento. Una grande vittoria del Pd, ma in generale una buona pagina per il Parlamento”. Lo afferma il deputato Filippo Sensi, primo firmatario dell’emendamento al Milleproroghe che ha introdotto il cosiddetto ‘bonus psicologo’. “La grande consapevolezza verso i temi della salute mentale, soprattutto da parte delle giovani generazioni, ci ha fatto capire che dovevamo riannodare i fili. Il bonus è solo uno degli strumenti per affrontare le situazioni di disagio, ed è stato bilanciato con forme di sostegno e investimenti a favore del Servizio sanitario nazionale. In tutti questi mesi- conclude Sensi- abbiamo affrontato le emergenze delle terapie intensive, ma è giusto che questo aspetto, tutt’altro che secondario, ottenga la stessa attenzione”.


– SCUOLA, AIP: RUOLO PSICOLOGO DETERMINANTE PER SVILUPPO LIFE SKILLS

In una duplice ottica di formazione dei docenti ed educazione degli studenti sulle ‘life skills’, l’Aip ritiene determinante la presenza dello psicologo a scuola. “Lo psicologo scolastico, come recentemente indicato nelle linee di indirizzo del Cnop, interviene non solo per affrontare situazioni di disagio ma anche per promuovere una condizione di benessere psicologico degli studenti. La sua competenza professionale, quindi, può offrire un contributo rilevante per formare i docenti alla progettazione di percorsi scolastici per la promozione delle life skills”.

– FEMMINICIDIO, GIUSEPPE (ORFANO): HO PAGATO PSICOLOGO DI TASCA MIA

“Ho 45 anni e sono orfano da quando ne avevo 18. È solo da pochi anni, però, che riesco a parlare di quello che mi è successo. Allora non ho avuto alcun sostegno psicologico. Uno psicoterapeuta l’ho potuto avere solo tre anni fa, pagandomelo di tasca mia”. Giuseppe Delmonte ha perso la mamma per mano del padre nel 1997. La sua storia è simile a quella di molti altri ‘orfani speciali’, figli delle vittime di femminicidio. A loro è dedicato ‘Respiro’, il progetto nato da una rete di 13 partner attivi su tutto il territorio nazionale, selezionato dalla Fondazione ‘Con i Bambini’ nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e pensato per garantire protezione e cure. Una serie di interventi di cui avrebbe avuto bisogno anche Giuseppe, come racconta lui stesso.

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