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L’Unione europea ha detto sì, stop al segreto bancario sul Titano

SAN MARINO - A larghissima maggioranza, il Parlamento dell'Unione europea approva l'accordo sullo scambio automatico della informazioni finanziarie

Pubblicato:25-02-2016 16:48
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:02

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SAN MARINO – A larghissima maggioranza, il Parlamento dell’Unione europea approva l’accordo sullo scambio automatico della informazioni finanziarie sottoscritto con la Repubblica di San Marino lo scorso 8 dicembre. Sono stati infatti 607 i voti a favore, 22 contrari e 18 astensioni per l’intesa che seppellisce definitivamente l’era del segreto bancario sul Titano ed entrerà in vigore il primo gennaio 2017. A dare la notizia dell’odierna ratifica è una nota di Bruxelles che sottolinea la portata rivoluzionaria dell’intesa, che è già stata ratificata dal Consiglio grande e generale, il parlamento sammarinese, nella sessione di gennaio, quale superamento della normativa Ecofin.

soldiIl voto di oggi chiude definitivamente l’iter legislativo di entrambe le parti e dal 2017 gli Stati dell’Ue potranno ricevere nomi, indirizzi, e numeri identificativi ai fini fiscali dei loro residenti con conti correnti a San Marino, oltre alle altre informazioni finanziarie, idem viceversa. Per Bruxelles l’accordo comunitario con la Repubblica di San Marino “renderà più difficile per i cittadini Ue aprire conti bancari in tale Paese per nascondere capitali al fisco”, poiché “in base all’accordo, dal 2017 l’Unione europea e San Marino si scambieranno automaticamente le informazioni sui conti finanziari dei reciproci residenti”. Le informazioni inoltre “saranno scambiate non solo sul reddito, come interessi e dividendi- chiarisce la nota- ma anche sui saldi e sui proventi della cessione delle attività finanziarie”.

L’accordo in sintesi garantisce che San Marino applicherà misure più restrittive, “equivalenti a quelle in vigore dal marzo 2014 nell’Unione Europea”, dato che è anche “conforme allo standard globale 2014 sullo scambio automatico d’informazioni sui conti finanziari promosso dall’Ocse”. In dettaglio, le amministrazioni fiscali degli Stati membri Ue e di San Marino potranno: identificare in modo chiaro ed inequivocabile i contribuenti interessati; amministrare e far applicare le loro legislazioni fiscali in situazioni transfrontaliere; valutare la probabilità di evasioni fiscali perpetrate ed evitare ulteriori indagini non necessarie.


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