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Procura Corte conti a Maroni: “Serve magistratura, più che Arac”

MILANO - "Quella della corruzione è una malattia epidemica. Si parla spesso di anticorpi, ma ricordo che di

Pubblicato:25-02-2016 15:59
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:02

Roberto_Maroni
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MILANO – “Quella della corruzione è una malattia epidemica. Si parla spesso di anticorpi, ma ricordo che di fronte a una malattia sono proprio gli anticorpi i primi a cadere”. Così il procuratore regionale della Corte dei Conti lombarda, Antonio Caruso– in occasione dell’avvio dell’anno giudiziario 2016 della magistratura contabile- anticipa i suoi dubbi sull’efficacia dell’autorità anticorruzione regionale voluta da Roberto Maroni dopo l’arresto di Fabio Rizzi.

maroni“Vanno bene gli organismi di controllo interni- entra nei dettagli Caruso- però il controllo deve avvenire sia dal basso, che dall’alto. Dal basso con segnalazioni previste dall’articolo 7 della legge del 2015”, che stabilisce che “chiunque possa accedere agli atti”. Dall’alto con “la reintroduzione” della norma del 2012, che prevedeva “controlli preventivi su tutti gli atti normativi della Regione”. Poi “in mezzo- affonda il capo della procura contabile lombarda- ci mettiamo tutti gli organismi di controllo e li chiamiamo come vogliamo: Arac, Anac, Autorithy, come vogliamo. Ma devono essere in mezzo ad altri controlli, di natura esterna e neutrale, legati alla magistratura“. I controlli incrociati della magistratura, dunque, secondo il procuratore della Corte dei Conti Antonio Caruso, “avrebbero forse bloccato sul nascere quest’ultimo scandalo nel settore odontoiatrico”.

di Nicola Mente, giornalista


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