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Ecomafie, la commissione parlamentare avvia un procedimento per la Sicilia

La commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, la 'Ecomafie', presieduta da

Pubblicato:25-02-2015 17:51
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:08

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rifiuti tossiciLa commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, la ‘Ecomafie’, presieduta da Alessandro Bratti (Pd), ha avviato i lavori di approfondimento sulla regione Sicilia, tema che occuperà una apposita relazione.

Lunedì è stato audito l’ex assessore all’energia e pubblica utilità della Regione Sicilia Nicolò Marino, che “ha illustrato il panorama, particolarmente preoccupante, del ciclo dei rifiuti nella regione siciliana, nel periodo della sua gestione”, si legge in una nota. Mercoledì è stata ascoltata in audizione l’attuale assessore, Vania Contrafatto, che ha assunto l’incarico lo scorso dicembre.

“Sono stati approfonditi i nodi più importanti della situazione di difficoltà che ha portato a diverse dichiarazioni di stato di emergenza- segnalano dalla Ecomafie- con particolare riferimento alla gestione delle discariche, pubbliche e private, all’impiantistica e alla struttura amministrativa, caratterizzata dalle note criticità economiche degli Ato, oggi sostituiti dalle Srr (organismi territoriali competenti per la programmazione della raccolta e della gestione dei rifiuti)”.


Per quanto riguarda le discariche della Sicilia, gli amministratori auditi hanno ricordato l’avvio della revisione di tutte le autorizzazioni rilasciate in passato, che ha comportato, in alcuni casi, la sospensione e la segnalazione alle procure competenti di alcune situazione definite “contro la legge”.

La commissione ‘Ecomafie’ ha già programmato per il mese di marzo due missioni di approfondimento in Sicilia, nelle città di Catania, Trapani e Palermo, per ascoltare tutti i soggetti interessati, ispezionando i siti principali.

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