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Foto dal profilo X di @Worldnews
ROMA – Quattro soldatesse israeliane sono state liberate da Hamas, sono state affidate alla Croce Rossa per i controlli e il ritorno a casa. Si tratta di Karina Ariev, Danielle Gilboa, Naama Levy e Liri Albag, in stato di prigionia dal massacro del 7 ottobre.
Hanno tutte tra i 19 e i 20 anni e fanno parte dell’unità di sorveglianza dell’Idf. Il rilascio è avvenuto come parte dell’accordo per il cessate il fuoco entrato in vigore domenica scorsa quando un gruppo di tre donne è stato liberato. In cambio, Israele ha rilasciato un gruppo di 200 ostaggi palestinesi, 50 per ogni soldatessa. In mattinata hanno lasciato la prigione Ofer, nella Cisgiordania, e la prigione di Ktziot, nel deserto del Negev.
Le 4 soldatesse sono in buone condizioni e hanno riabbracciato i familiari. In un video pubblicato dall’Idf, tutta la gioia di chi le ha aspettate in questi 477 giorni.
L’elenco delle quattro soldatesse viola parzialmente l’accordo di cessate il fuoco che stabilisce una scala di priorità per le liberazioni: prima le donne civili, poi le donne soldato, seguite dalle anziane e poi da quelle considerate estremamente malate. C’è, però, l’intenzione di non far saltare il fragile equilibrio che si è venuto a creare, così i nomi delle 4 soldatesse sono stati approvati.
Le ragazze erano di stanza a Nahal Oz e il loro compito era monitorare i movimenti della controparte lungo il confine con Gaza per garantire una pronta reazione delle milizie israeliane e la sicurezza delle comunità. Anche una quinta soldatessa – Agam Berger, 20 anni – faceva parte del gruppo, ma al momento non verrà liberata.
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