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ROMA – “Ringrazio il Sottosegretario all’Editoria, Alberto Barachini, per i consigli – dice Stefano Valore, editore della Dire – ed anche perché con il suo comunicato diffuso ai media finalmente ha chiarito a tutti, Fnsi, giornalisti e rappresentanze sindacali, che la sospensione dell’agenzia Dire dalla procedura negoziata con Palazzo Chigi era dovuta ad un fermo amministrativo del Ministero dell’Istruzione da cui la Presidenza del Consiglio dei ministri aveva desunto una non onorabilità dell’azienda”.
Riguardo le sospensioni dei 17 giornalisti, prosegue l’editore della Dire, “dati alla mano, sono conseguenza dello stop alla procedura negoziata, confermiamo che non appena il Dipartimento dell’Editoria ri-abiliterà pienamente la DIRE al posto e a quanto le spetta, l’azienda revocherà immediatamente le sospensioni dei giornalisti che finalmente torneranno a disposizione per svolgere il servizio informativo per la Presidenza del Consiglio dei ministri e le amministrazioni collegate”.
In ultimo, sottolinea Valore “ricordo che per quanto concerne i dipendenti la procedura di licenziamento era stata avviata a settembre 2023, tre mesi prima della sospensione della procedura negoziata”. A questo punto, chiude Valore “mi auguro che già nelle prossime ore possa dare notizia ai dipendenti della comunicazione ufficiale del Sottosegretario Barachini sul reintegro della Dire e la revoca delle sospensioni”.
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