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Peste suina, Angelo Ferrari nominato commissario per emergenza. In Piemonte abbattimento maiali allevati all’aperto

Toti: "Il commissario si occuperà di gestire un pacchetto di ristori per le categorie, nella speranza di circoscrivere al più presto la zona infetta e riaprire un pezzo importante del nostro territorio"

Pubblicato:25-01-2022 19:24
Ultimo aggiornamento:25-01-2022 19:24
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maiale allevamento
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Di Lucio Valentini e Simone D’Ambrosio

TORINO – Il direttore dell’Istituto zooprofilattico di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Angelo Ferrari, è stato nominato commissario per la gestione dell’emergenza pesta suina. E’ quanto si apprende al termine dell’incontro a Roma tra i governatori di Liguria e Piemonte, Giovanni Toti e Alberto Cirio, e i ministri Stefano Patuanelli e Roberto Speranza. 

“Un incontro costruttivo. Il commissario si occuperà di gestire un pacchetto di ristori per le categorie, nella speranza di circoscrivere al più presto la zona infetta e riaprire un pezzo importante del nostro territorio”, commenta il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. “Sono state presentate al governo tutte le istanze del territorio, delle associazioni di categoria e di tutti i soggetti coinvolti dal punto di vista economico da questa emergenza”, aggiunge il vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Regione Liguria, Alessandro Piana, anch’egli presente al tavolo romano.


Intanto il Piemonte ha deliberato l’abbattimento dei maiali allevati all’aperto nei Comuni parte della zona rossa di contenimento della peste suina. A differenza della Liguria, dove Toti ha firmato il 19 gennaio un’ordinanza per l’abbattimento dei circa 500 maiali presenti negli allevamenti allo stato brado o semibrado della zona rossa, il suo omologo per il Piemonte, Alberto Cirio, non aveva ancora preso questa decisione. Oggi però, tramite una circolare della Direzione Sanità del Piemonte, l’assessore alla Sanità Luigi Icardi ha disposto “la macellazione/abbattimento immediata dei suidi detenuti all’interno di allevamenti bradi e semibradi e allevamenti misti che detengono suini, cinghiali ed ibridi e divieto di ripopolamento per 6 mesi”. A favore dell’abbattimento dei suini allevati all’aperto si era espresso anche Angelo Ferrari. “Speriamo che, a breve, lo decida anche il Piemonte”, aveva dichiarato il 19 gennaio. 

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