NEWS:

Giorno della memoria, due graphic novel raccontano Gino Bartali e Primo Levi

Umanità, resistenza e coraggio nella vita a fumetti dei protagonisti scelti da Coconino

Pubblicato:25-01-2022 12:41
Ultimo aggiornamento:25-01-2022 12:55

una_stella_tranquilla_bartali
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA –  Che Gino Bartali fu un campione sportivo è universalmente noto, ma delle sue imprese umane forse non tutti sono a conoscenza. E allora in occasione del 27 gennaio, Giorno della Memoria, arriva in libreria, edito da Coconino, ‘Bartali. La scelta silenziosa di un campione‘: un fumetto con le immagini suggestive e i colori accesi di Lorena Canottiere, una delle più importanti autrici del graphic novel italiano, e con i testi rigorosamente documentati dello scrittore Julian Voloj. I due ne raccontano le imprese sportive e quelle umane, svelando la sua attività di messaggero clandestino che durante gli anni della Seconda guerra mondiale aiutò tanti ebrei a sfuggire alla persecuzione nazifascista.

LEGGI ANCHE: Giorno della memoria, all’Università Sapienza ospiti Liliana Segre e Sami Modiano

Giorno della memoria, da ‘Schindler’s List’ a ‘Storia di una ladra di libri’: film in tv


Shoah, tutte le iniziative per la Memoria a Bologna

Il fumetto ripercorre la vita di Bartali dall’infanzia fiorentina fino all’ultima grande vittoria nel Tour de France del 1948, mentre il nostro Paese era in subbuglio per l’attentato a Palmiro Togliatti. Nella biografia, il ritratto di un mito entrato nell’immaginario collettivo si accompagna a un’indagine profonda sull’umanità e sulla scelta di Bartali, che usò la sua popolarità e rischiò la sua stessa vita per aiutare i perseguitati. L’impresa più grande del campione non fu salutata da applausi e titoli di giornali. Perché non si trattò di una vittoria sportiva, ma di una silenziosa scelta di umanità: dopo l’entrata in vigore delle leggi razziali, su richiesta del cardinale di Firenze Elia Dalla Costa, Bartali aderì alla rete clandestina Delasem. E con la sua attività di corriere in bicicletta riuscì più volte a consegnare messaggi e documenti falsi, aiutando tanti ebrei italiani o rifugiati a sottrarsi alla persecuzione nazifascista. Una scelta rischiosa, di cui mai volle in seguito parlare o vantarsi, che gli è valsa molti anni dopo il riconoscimento di “Giusto tra le nazioni” da parte dello Yad Vashem, l’Ente israeliano per la Memoria della Shoah.

Ancora in libreria, sempre per la casa editrice Coconino, ecco ‘Una stella tranquilla. Ritratto sentimentale di Primo Levi’, scritto e disegnato da Pietro Scarnera. Vincitore del prestigioso ‘Prix Revelation’ al Festival di Angouleme 2016, con una prefazione di Marco Belpoliti, il graphic novel ‘Una stella tranquilla‘ ha inizio la mattina del 19 ottobre 1945 mentre Primo Levi rientrava a Torino dopo un anno di prigionia nel lager di Auschwitz e un viaggio di molti mesi nell’Europa dell’Est. Era allora un ragazzo di 26 anni, e tornava con in corpo un bisogno quasi fisico di raccontare. Più di mezzo secolo dopo, due ragazzi arrivano a Torino per ripercorrere le tracce di Levi, e soprattutto raccogliere la ‘delega’, il messaggio che lo scrittore ha lasciato ai giovani in una delle sue ultime poesie.

Nel graphic novel va in scena così un confronto tra generazioni, quella di Levi e quella dei suoi ideali ‘nipoti’. Come sfogliando un album di famiglia, Pietro Scarnera, giovane autore anche lui torinese di nascita, ha creato un racconto per immagini che parte dalle fotografie, dalle copertine dei libri di Levi, da oggetti come le maschere in filo di rame che lo scrittore realizzava, per trasformarsi in un graphic novel nel quale convergono biografia, documentario e fiction. Basato sugli episodi raccontati o scritti dallo stesso Levi, senza mai sconfinare nella vita privata, ‘Una stella tranquilla’ ne ripercorre l’itinerario di scrittore, da ‘Se questo è un uomo’ a ‘I sommersi e i salvati’, fermandosi un attimo prima di quella mattina del 1987 in cui Levi si tolse la vita. Un libro delicato e profondo, che rilegge Levi ‘in diagonale’ per restituire, soprattutto ai giovani, la complessità di una delle figure più importanti della cultura italiana.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it