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Covid, D’Amato: “Su vaccino Sputnik l’Ema deve sbrigarsi”

Lo ha detto l'assessore regionale alla Sanità del Lazio in un'intervista su La Repubblica

Pubblicato:25-01-2021 11:31
Ultimo aggiornamento:25-01-2021 11:31

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ROMA – “L’Ema deve sbrigarsi, sburocratizzarsi e diventare più celere. Penso allo Sputnik russo. Ci facciano sapere se si può o non si può usare“. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, in un’intervista su La Repubblica. “Questa e’ una lotta contro il tempo e le mutazioni del coronavirus- ha aggiunto- Arriviamo prima noi con l’immunita’ di gregge o le nuove versioni del Covid? Ci facciano capire cosa fare con i farmaci gia’ in circolazione in altri Stati”.

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Sulla sperimentazione del vaccino di Spallanzani e ReiThera, D’Amato ha spiegato invece che “potrebbe essere pronto il primo giugno, ma gli va dato immediatamente ossigeno. Se la prima fase di testing avesse dato risultati negativi, capirei… Ma è stata superata senza problemi. Fin qui abbiamo investito 5 milioni di euro attraverso la Regione. Altri 3,5 sono arrivati dal Cnr. Briciole. Negli Stati Uniti si spendono miliardi e non possiamo pensare di fare le nozze con i fichi secchi. Il commissario Arcuri? Si e’ impegnato a intervenire con 70 milioni di euro durante l’ultima riunione con le Regioni”.


Secondo D’Amato poter contare sul vaccino prodotto a Castel Romano “permetterebbe all’Italia di programmare la campagna vaccinale senza dipendere da chi fa il bello e il cattivo tempo” e ci metterebbe nelle condizioni “di buttare giù un prospetto pluriennale”.

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