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Tg Sanità, edizione del 25 gennaio 2021

Si parla di covid-19 e ritardi consegne vaccini, varianti e accessi alle terapie intensive

Pubblicato:25-01-2021 13:03
Ultimo aggiornamento:25-01-2021 13:03

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COVID. PFIZER: FORNITURA VACCINO TORNA A REGIME

“Questa settimana la fornitura del vaccino da parte di Pfizer tornerà a regime”. Lo ha annunciato la società farmaceutica statunitense contattata da Sky TG24, specificando che i ritardi nella consegna, nel complesso circa il 35-40% di dosi in meno, sono stati dovuti a lavori effettuati nello stabilimento di Puurs in Belgio. L’Unione europea, intanto, intende “fare rispettare i contratti firmati” dalla Pfizer sui vaccini, se necessario anche ricorrendo a mezzi legali. A farlo sapere il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
 

COVID. SILERI: VACCINO PER OVER 80 SLITTA 4 SETTIMANE, PER ALTRI 6-8

Le riduzioni di dosi comunicate da Pfizer e da AstraZeneca, intanto, faranno “slittare di circa quattro settimane i tempi previsti per la vaccinazione degli over 80 e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione”. A dirlo il viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, intervenendo a ‘Domenica In’ in onda su Rai1. “Le dosi a disposizione- ha aggiunto Sileri- saranno utilizzate per effettuare il richiamo nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima somministrazione”.

COVID. BOCCIA: SENZA VACCINI SI ALLONTANA IMMUNITÀ GREGGE

“È evidente che, se i vaccini non ci sono, slitta di qualche settimana o mese l’immunità di gregge. Non dipende da noi ma dalle aziende che forniscono i vaccini”. A dirlo il ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia, confermando che i richiami saranno “fatti e garantiti”, ma che il piano va rimodulato “in base ai numeri ridotti”. Boccia ha quindi aggiunto: “Se ci sono problemi produttivi per i ritardi devono spiegarceli, ma se i vaccini destinati all’Ue finiscono in altri continenti, è molto grave”. 

COVID. GIMBE: MENO CONTAGI CON ‘ZONA ROSSA’ DI NATALE 

Nella settimana dal 13 al 19 gennaio, rispetto alla precedente, c’è stata una riduzione dei nuovi casi a fronte di un “significativo e anomalo calo” del rapporto positivi/casi testati. Lo ha rilevato il monitoraggio della Fondazione GIMBE. In leggera diminuzione i casi attualmente positivi, mentre sul fronte ospedaliero si riducono i ricoverati con sintomi e le terapie intensive. Lieve calo anche dei decessi. “Dopo due settimane di lenta risalita di tutte le curve- ha detto Nino Cartabellotta, presidente GIMBE- si osserva una riduzione dei nuovi casi grazie agli effetti del decreto Natale, che di fatto ha ‘colorato di rosso’ l’intero Paese”. 

COVID. VIROLOGO: VIRUS NON VUOLE UCCIDERE OSPITI, COSÌ REPLICA DI PIÙ 

“Un virus ‘intelligente’ non uccide il suo ospite ma cerca di tenerlo in vita, perché in questo modo è in grado di replicarsi di più”. A parlare con l’agenzia Dire è il virologo Carlo Federico Perno, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, che così motiva il calo della mortalità nei pazienti affetti da Covid. Ma se da un lato diminuiscono i decessi, dall’altro aumenta il tasso dei contagiati nel nostro Paese. “Come è normale- ha spiegato Perno- si sta selezionando un ceppo virale a maggiore infettività. Ma non è aumentato il tasso della mortalità poiché un virus ‘intelligente’ non uccide appunto il suo ‘padrone’: se lo facesse, non replicherebbe e morirebbe”. 

COVID. UE: PREOCCUPANO VARIANTI, PREVISTE ZONE ‘ROSSO SCURO’

“Le varianti del Covid-19 preoccupano molto l’Unione europea”. A dirlo la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha parlato della necessità di una nuova mappatura e di zone ‘rosso scuro’ per le aree in cui la situazione epidemiologica è peggiore. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha quindi alzato il livello di guardia nel suo ultimo report, in cui valuta come “molto alta la probabilità della diffusione nell’Unione europea di varianti di Sars-CoV-2”. Per questo ha raccomandato di “evitare viaggi non essenziali”.

COVID. DOCUMENTO STABILISCE CRITERI PER ACCESSO CURE INTENSIVE 

È disponibile sul Sistema nazionale linee guida dell’Istituto superiore di sanità il documento ‘Decisioni per le cure intensive in caso di sproporzione tra necessità assistenziali e risorse disponibili in corso di pandemia di Covid-19’, messo a punto dalla Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva e dalla Società Italiana di Medicina Legale e delle Assicurazioni. Nel documento, in sintesi, vengono riaffermati i principi etici e giuridici alla base del Sistema sanitario nazionale: diritto alla salute, principio di uguaglianza e pari dignità sociale, dovere di solidarietà, universalità ed equità, rispetto dell’autodeterminazione.


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