
ROMA – Roberto Spada, in seguito al mancato pagamento di una partita di hashish, avrebbe costretto la madre della vittima a cedergli il suo appartamento più grande, assegnato dal Comune di Roma. E’ quanto emerso dalle indagini condotte dai carabinieri del Gruppo di Ostia e dai poliziotti della Squadra Mobile che hanno portato a 32 arresti. “Il 7 ottobre quando abbiamo arrestato Roberto Spada- ha detto il comandante dei carabinieri del Gruppo di Ostia, il colonnello Pasqualino Toscani- era nell’appartamento di oltre cento metri quadrati che aveva sottratto alla donna”.
L’immobile in questione è quello dove Roberto Spada è stato tratto in arresto il 7 ottobre scorso. In particolare scrivono gli investigatori: “Nell’ambito delle estorsioni tipico è il modus operandi adottato dagli Spada per impossessarsi delle case popolari, ovvero quello di cedere a credito la sostanza stupefacente fino a far raggiungere un indebitamento talmente insostenibile da parte dell’acquirente che l’unica possibilità di estinzione, imposta con violenza dai creditori, era soltanto attraverso la cessione del proprio appartamento.

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