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Rifiuti industriali nell’argine del torrente Poscola

Presumibilmente, i rifiuti sono stati sepolti negli anni 70

Pubblicato:25-01-2017 17:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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VENEZIA – Sacchi di plastica contenenti rifiuti industriali mescolati a calce sono stati trovati questa mattina dai tecnici ambientali dell’azienda Miteni di Trissino, in provincia di Vicenza, sepolti a un metro e mezzo di profondità sull’argine del torrente Poscola, nei pressi dello stabilimento industriale. Ad annunciarlo è la Miteni stessa, in questi ultimi mesi al centro del ciclone Pfas, in quanto ritenuta la principale responsabile della contaminazione da Pfas che ha coinvolto quattro province Venete. ù

Presumibilmente, i rifiuti sono stati sepolti negli anni 70, quando la società Rimar (Ricerche Marzotto), che ora è stata sostituita dalla Miteni, si è occupata della realizzazione degli argini del torrente in questione, rivela l’azienda.

I rifiuti, che attualmente ammontano a circa due metri cubi, sono stati ritrovati grazie a uno dei numerosi carotaggi effettuati dai tecnici ambientali di Miteni nell’area esterna allo stabilimento, secondo un piano sviluppato nella Conferenza dei servizi. L’azienda ha subito informato Arpav e tutti gli enti interessati per definire le modalità di rimozione dei materiali e concordare tutte le azioni di bonifica eventualmente necessarie. I rifiuti, intanto, saranno analizzati per definirne natura e origine.


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