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A Fermo torna EnoliExpo Adriatica, la fiera dei macchinari da olio VIDEO

E' unica fiera italiana specializzata dedicata ai macchinari, le attrezzature, i prodotti e i servizi per il settore olivicolo e della vitivinicoltura

Pubblicato:25-01-2017 13:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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ROMA  – Nonostante il terremoto e la neve che hanno colpito il sud delle Marche, a Fermo torna EnoliExpo Adriatica, l’unica fiera italiana specializzata di settore dedicata ai macchinari, le attrezzature, i prodotti e i servizi per il settore olivicolo e della vitivinicoltura: tutto tranne l’olio, insomma.

La terza edizione si terrà da venerdì 3 a domenica 5 febbario prossimi, ed è stata presentata oggi alla Camera. EnoliExpo Adriatica quest’anno è in partnership con Unaprol, Consorzio nazionale olivicolo, la principale associazione olivicola con oltre 500mila soci in tutta Italia.

Quest’anno spicca la collaborazione di Ice, l’agenzia per il commercio estero, con la quale sono stati selezionati buyers e operatori dal Marocco e dalla Tunisia interessati all’acquisto di macchine olearie. Sì perché il nostro Paese, con i suoi 5mila frantoi (nessun altro Paese ne ha così tanti) è primo per tecnologie olearie e primo per export di macchinari di settore, come segnala la deputata Pd Colomba Mongiello in conferenza stampa alla Camera. EnoliExpo Adriatica offrirà quindi una ricca vetrina di innovazione e tecnologia con la partecipazione di quasi un centinaio di aziende. Marchi nazionali e internazionali che presenteranno le ultime novità nella lavorazione dell’oliveto e del vigneto, nelle attività in frantoio e in cantina, nei processi di imbottigliamento e confezionamento, oltre a seminari, corsi e convegni.


Nel video il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro


Ma EnoliExpo Adriatica sarà anche l’occasione di dare speranza a un territorio che – anche se non è stato certo il più colpito – sta subendo le conseguenze della tenaglia terremoto-neve che sta funestando il Centro Italia. Organizzare l’edizione di quest’anno “è stato un po’ difficile, per eventi imprevedibili– spiega Sonia Villani, ad EnoliExpo Adriatica- ma la fiera si fa, vuole essere un messaggio positivo: la vita va avanti”. Sulla stessa linea Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo: “non stiamo male come altri, ma viviamo una situazione che prova, però la determinazione degli organizzatori ci ha spinto ad andare avanti”. Questa, prosegue, “è l’importanza della manifestazione per il territorio, quella di avere questa opportunità in questo momento”, quinsi, conclude Calcinaro, “ci vediamo a Fermo e vi porto il ringraziamento della comunità”.

EnoliExpo Adriatica “rimette al centro il protagonismo delle nostre imprese agricole, dal quale nasce la qualità del nostro olio nonostante le annate orribili 2014 e 2016”, aggiunge Tommaso Di Sante, presidente Coldiretti Marche, “che hanno visto cali di vendite sul mercato locale fino al 90%” che si sommano “a un alone negativo sulla nostra Ragione”, in seguito a terremoto e neve, con “cali delle persenze turistiche fino al 36% nel mese di ottobre”.

EnoliExpo Adriatica è “un appuntamento importante perché importante è l’olivicoltura, candidata ad essere asset strategico anche per la tutela del territorio, perché dove ci sono gli ulivi la terra frana meno- sottolinea David Granieri, presidente Unaprol- dopo l’anno orribile 2014 è tornata l’attenzione sull’olio, con un’attenzione sulle fiere strategiche”, come quella di Fermo, “per noi è diventata una misison la ricerca di innovazione perché la tradizione è importante ma da sola non basta. Si deve puntare sulla qualità, perché l’Italia si distingue tra gli olii grazie a essa, ma serve controllo”. Granieri rilancia quindi l’idea di Igp regionali, “una per regione, che non danneggiano le Dop, strategiche per alcuni territori”, visto che “l’obiettivo resta la distinzione del prodotto, perché non possiamo puntare sui volumi di mercato visto che non abbiamo le dimensioni”, quindi “il futuro è una bottiglia di olio che esprime il territorio dal quale proviene”. EnoliExpo Adriatica è un importante evento “sulla trasformazione e sul know how tecnologico”, si aggiunge Colomba Mongiello, deputata Pd e membro della commisisone Agricoltura della Camera, perché “se in termini di produzione la Spagna ci batte, per la tecnologia siamo primi così come siamo primi per l’export di macchinari, con i nostri 5mila frantoi, un numero che non si registra in nessun altro Paese”. E la fiera, concorda Mongiello, “è importante si faccia anche in una situazione difficile come l’attuale, per riprendere il cammino sostenendo tutto quello che c’è dietro il prodotto, dietro l’olio”.

Uscendo dal tema dell’emergenza, Sonia Villani, ad EnoliExpo Adriatica segnala che “l’Ice ha organizzato un incoming di operatori di Tunisia e Marocco perché la tecnologia oleicola italiana è un punto di riferimento”. L’obiettivo – segnala Unaprol – è favorire l’incontro tra domanda e offerta di tecnologie avnzate a monte e valle delle buone partiche colturali. A EnoliExpo Adriatica vi sarà anche un’attenzione particolare sulle produzioni alternative ricavate dalla lavorazione dell’olivo. Infatti, spiega sempre Unaprol, l’olio estratto meccanicamente dal frutto rappresenta solo una parte marginale dell’intera materia prima oliva collocandosi in percentuali tra l’8 e il 20% del peso del frutto. Quindi, più dell’80% del frutto dell’oliva si trasforma in sottoprodotti non valorizzati economicamente dal sistema: le tecnologie presentate a EnoliExpo Adriatica possono intervenire anche su ciò.

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