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Il gioco del pallone al bracciale? A Bologna rivive con la Notte bianca

Quello del pallone col bracciale è un gioco antichissimo, che a Bologna richiamava tutti i cittadini alla Montagnola: sabato sera rivivrà grazie a un murale dedicato proprio a questi atleti

Pubblicato:25-01-2017 13:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 10:50

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Il gioco del pallone col bracciale allo Sferisterio di Bologna

BOLOGNA – Sapete cos’è il gioco del pallone col bracciale? E’ un derivato della pallacorda ed è uno sport antichissimo, che si continuò a praticare fino all’inizio del ‘900 negli sferisteri. Anche a Bologna, dove si giocava al pallone col bracciale nello Sferisterio della Montagnola ed era una grande attrazione per tutti: il giocatore (‘pilibulus‘), indossando sul polso una specie di manicotto in legno, lanciava la sfera, facendola rimbalzare sul muro di mattoni rossi, quello stesso che ancora oggi limita gli spazi dedicati al mercatino dell’abbigliamento vintage del venerdì e del sabato in Piazzola. Per quei tempi era un vero spettacolo, e i bolognesi accorrevano a centinaia per vedere i lanci dei loro beniamini.

Per chi lo ricorda- ma anche per chi non lo conosceva- allo Sferisterio di Bologna tornerà ora a fare capolino un giocatore di pallone al bracciale: succederà sabato sera, in occasione della grande festa-Notte bianca dello Sferisterio, “Impatto – Sferisterio NightInArt“, organizzata in concomitanza con ArteFiera. Il ‘pilibulus’ farà capolino grazie agli artisti Raffaele Posulu e Federico Herrmann che deciso di riportarlo in vita in un grande murale realizzato proprio sulla porta dello sferisterio. Il gioco del pallone col bracciale è un gioco storico molto noto che tuttora rivive in alcune rievocazioni storiche in giro per l’Italia. Piaceva tanto anche al poeta Giacomo Leopardi, che andava a vedere le partite allo sferisterio di Macerata e dedicò all’atleta Carlo Didimi la canzone civile ‘A un vincitore nel pallone’, convinto come era che lo sport potesse essere veicolo di virtù morali e collante per la nazione italica.

Ma nella notte bianca di sabato c’è spazio anche per molto altro: luci e suoni la faranno da padrone con il videomapping realizzato su pareti e colonne dello Sferisterio da ResEBE (l’artista Colette Baraldi) con l’accompagnamento musicale di UNA (la compositrice e performer Marzia Stano). Il videomapping trasformerà le austere colonne in stile imperiale del 1.800 dello Sferisterio in un gioco di luci, colori e suoni, portando lo spettatore “all’interno di uno spazio dove sudore, adrenalina e coscienza dei propri limiti hanno impresso la loro ombra con il segno indelebile del tempo” si legge nel comunicato di Aics. L’inaugurazione del murale è prevista alle 17.30, in via Irnerio 4: ci saranno l’assessore Matteo Lepore, la presidente del quartiere Santo Stefano Rosa Maria Amorevole e gli storici Marco Poli e Claudio Evangelisti (autori della pubblicazione “Sferisterio, una lunga storia di sport a Bologna).  Nella locandina dell’evento si legge: “Il pilibulus è vivo! Il giocatore del pallone col bracciale torna a muoversi, dopo essere stato per lungo tempo rinchiuso in un’antica rivista. Ed è pronto a mostrarsi nella sua migliore forma atletica”.


di Marcella Piretti, giornalista professionista

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