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Agricoltura, per Azzalin (Pd) le risorse del Psr non sono sufficienti

[caption id="attachment_33507" align="alignleft" width="185"] Il consigliere regionale Pd,

Pubblicato:25-01-2016 18:29
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:50

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Il consigliere regionale Pd, Graziano Azzalin

Il consigliere regionale Pd, Graziano Azzalin

VENEZIA – Le difficoltà del settore primario non si possono affrontare con le sole risorse del Psr, necessitano ulteriori impegni. Questo in sintesi il messaggio che il vicepresidente della commissione regionale Agricoltura, Graziano Azzalin (Pd), lancia a margine della presentazione dei dati sull’annata agraria 2015 forniti da Veneto Agricoltura, che si è tenuta questa mattina alla Corte benedettina di Legnaro. “L’anteprima dei dati- sottolinea l’esponente democratico- mostra ancora una volta le difficoltà di zootecnia e frutticoltura, oltre a registrare un’ulteriore contrazione nel numero delle aziende, che si riflette sulla tipologia dei lavoratori che vede un crollo dei piccoli imprenditori ed una crescita dei dipendenti. Un quadro che, insieme alla luci, mostra anche delle ombre e che non si può pensare di affrontare solo con gli strumenti del Psr: nel prossimo bilancio serviranno impegni precisi per far fronte ad una situazione che richiede interventi ulteriori e puntuali”.

La produzione lorda agricola veneta, aggiunge Azzalin, “attestandosi sui 5,7 miliardi di euro, rimane sostanzialmente stabile, mentre sono significative le flessioni dei prezzi per alcune produzioni cardine della nostra regione che si registrano nell’outlook: -13% il mais e -14 % la soia, che perdono anche quasi un quarto della propria resa, -7% il frumento, -12% il latte e addirittura -38% le pesche, un prodotto nostrano che, se non verrà ascoltato l’allarme lanciato già quest’estate dai produttori, rischia di sparire dalle nostre tavole. Il Psr traccia delle buone linee guida, ma da solo non è sufficiente”. Qualche segnale di attenzione, ribadisce concludendo Azzalin, “deve venire con il prossimo bilancio regionale, che deve saper cogliere coerentemente queste indicazioni e agire principalmente con un adeguato sostegno alle linee di credito per favorire gli investimenti sull’innovazione, sostenere il ricambio generazionale ed i nuovi insediamenti”.


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