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ROMA – L’attesa è finita: con l’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, in Vaticano, papa Francesco avvierà ufficialmente il Giubileo del 2025 dedicato alla virtù teologale della “speranza”, evento chiave per la Chiesa cattolica che potrebbe attirare fino a 35 milioni di pellegrini da tutti i continenti. La Città eterna diventa così a sua volta protagonista, scivolando sotto la lente dei media internazionali. I quali sembrano molti interessati a capire se Roma, nota per coniugare un incredibile patrimonio storico-artistico al caos di una capitale che non brilla per servizi, riuscirà a sopportare la prova. Per scoprirlo, la giornalista Antonia Mortensen dell’emittente Cnn ha lasciato gli Stati Uniti per salire in sella a una Vespa e lanciarsi in un tour del centro storico.
Dal cantiere per la metro C a piazza Venezia agli scavi a Castel Sant’angelo, il suo servizio dell’11 dicembre – che richiama il film ‘Vacanze romane’ del 1953 con Audrey Hepburn e Gregory Peck – restituisce l’immagine di una città piena di operai e cantieri, e il grande sforzo per renderla più efficiente e fruibile, a partire dalla viabilità su strada e sotterranea, ma anche gli interventi di restauro dei principali edifici. Tra questi, curiosando online, uno dei temi che più spesso ricorre anche sulla stampa araba fino a quella asiatica è la decisione di Roma Capitale di contingentare gli accessi a Fontana di Trevi, una notizia che evidentemente impensierisce i visitatori – cattolici o meno -rispetto a uno dei luoghi iconici per chi si reca a Roma. In evidenza vengono messi anche i lavori di restauro del monumento Patrimonio dell’Unesco, che è stato attuato parallelamente ad altre tre fontane: quella di piazza del Quirinale, la Barcaccia a piazza di Spagna e quella delle Tartarughe, nei pressi del ghetto ebraico. Lo spiega nel dettaglio l’agenzia di stampa cinese Xinhua.
Le Figaro, in un ampio articolo di fine novembre, oltre a ricordare che per i pellegrini l’indulgenza plenaria si ottiene attraverso diversi atti di fede a partire dal passaggio sotto le porte sante delle quattro basiliche maggiori – la già citata San Pietro, e poi San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura – evidenzia a sua volta “i lavori titanici” intrapresi per far fronte alle “enormi sfide logistiche” che pone l’arrivo di “un maremoto umano”. Un “cantiere a cielo aperto” che comporta “impalcature, accesso limitato e ingorghi in una città già satura”. Sotto pressione anche il sistema ricettivo: “I 400mila posti letto rischiano di diventare rapidamente insufficienti”. La testata fornisce poi consigli sia a pellegrini che turisti: parole d’ordine, “prenotare con anticipo” e “flessibilità” rispetto agli itinerari. Ma niente paura: “Nel 1600- ricorda la testata francese- Roma accolse tre milioni di pellegrini in una città che contava appena 117mila abitanti. Oggi, con le sue moderne infrastrutture e la sua esperienza secolare, la capitale italiana sembra pronta ad accogliere questa sfida titanica”.
La radio Deutsche Welle a ottobre invocava invece “il miracolo”, ricordando che le grandi opere pubbliche romane sono rese difficoltose dalla necessità di proteggere il patrimonio archeologico. La testata spagnola El Pais parla addirittura di “giungla di cantieri”, ma si sofferma anche sulla “svolta digitale” che il Giubileo 2025 imboccherà: intelligenza artificiale al servizio dei visitatori, per esplorare ogni dettaglio della basilica di San Pietro comodamente da casa grazie a 400mila foto e 9mila punti che restituiscono la mappa tridimensionale dell’intero edificio. Anche il britannico Guardian mette in luce questo elemento, rilanciando l’annuncio delle webcam posizionate sulla Porta santa e sulla tomba di San Pietro – che si trova al di sotto della Basilica – attraverso cui papa Francesco intende raggiungere e rimanere connesso agli altri milioni di pellegrini che non potranno recarsi fisicamente a Roma.
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