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ROMA – Ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, è stato trovato il corpo del rabbino israelo-moldavo, Zvi Kogan, che era scomparso da giovedì. Ne ha dato notizia il Times of Israel. L’auto del rabbino era stata individuata ieri, sabato 23 novembre, abbandonata ad Al-Ain, a circa 90 minuti da Dubai. A renderlo noto l’ufficio del primo ministro degli Emirati uniti e il ministero degli Esteri in una nota congiunta. Al momento non si hanno informazioni certe sul ritrovamento, ma il governo di Israele è certo che il 28enne sia stato ucciso e parla di un omicidio “antisemita”. Alcuni media israeliani ipotizzano che Kogan fosse stato rapito da cittadini uzbeki, presumibilmente incaricati dall’Iran e poi fuggiti in Turchia, e assassinato.
Gli Emirati Arabi Uniti in serata hanno confermato la morte del rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan, spiegando che i tre presunti responsabili sono stati arrestati.
In apertura della riunione di governo, il premier Benyamin Netanyahu ha affermato che “Israele userà tutti i mezzi necessari e farà giustizia dei rapitori e assassini del rabbino Zvi Kogan negli Emirati Arabi uniti e dei loro mandanti”. “L’omicidio di un cittadino israeliano, un rappresentante della comunità ebraica Chabad, è un atto terroristico antisemita e malvagio”, ha continuato il primo ministro. E ha infine aggiunto: “Apprezzo molto la collaborazione con gli Emirati nell’indagine sull’omicidio. Rafforzeremo i legami tra di noi, proprio in risposta ai tentativi dell’asse del male di danneggiare le relazioni di pace”.
Intanto questa notte ad Amman, in Giordania, un uomo ha aperto il fuoco contro l’ambasciata dello Stato ebraico ed è stato neutralizzato. L’uomo è stato ucciso dopo che aveva aperto il fuoco contro le forze di sicurezza nell’area dell’ambasciata israeliana. Tre membri dei servizi di sicurezza sono rimasti feriti.
Il rabbino, 28 anni, aveva la doppia cittadinanza israeliana e moldava ed era sposato da sei mesi. Era emissario Chabad negli Emirati Uniti, ovvero esponente del movimento ebraico chassidico Chabad-Lubavitch (una corrente ultraortodossa dell’ebraismo). Viveva ad Abu Dhabi dal 2020, cioè da quando Israele ha normalizzato i legami con gli Emirati Arabi Uniti. Gestiva un supermercato kosher, cioè specializzato nel cibo che rispetta le norme religiose ebraiche. Era inoltre parente del rabbino Gavriel Holtzberg, che venne assassinato insieme alla moglie in un attacco terroristico alla Nariman Chabad House di Mumbai nel 2008, secondo quanto riferisce Channel 12 news.
Secondo Israele si tratta di un episodio di “terrorismo antisemita”. Per il ministro della Difesa di Israele, Israel Katz, si tratta di un “codardo omicidio antisemita e non resterà impunito“. Su X Katz scrive: “Lo Stato di Israele non si fermerà né rimarrà in silenzio finché i responsabili di questo atto criminale non pagheranno per le loro azioni”.
Anche Isaac Herzog, presidente israeliano, tramite X ha parlato di “vile attacco antisemita” che “ci ricorda l’inumanità dei nemici del popolo ebraico”. Israele farà del suo meglio “per garantire venga fatta giustizia”.
(Foto da X)
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