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Un Osservatorio sulle norme contro il femminicidio, Nordio: “Ancora una piaga”

Il Guardasigilli sottolinea la "drammaticità" del fenomeno. Un team di esperti al Ministero valuterà l'efficacia delle leggi per la prevenzione dei reati

Pubblicato:24-11-2022 19:00
Ultimo aggiornamento:25-11-2022 10:47

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ROMA – I femminicidi sono “una piaga” in Italia, il ministero della Giustizia “darà un contributo con l’Osservatorio permanente sull’efficacia delle norme in tema di violenza di genere e domestica” per lavorare sulla “prevenzione”. Lo annuncia il ministro Carlo Nordio alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne il 25 Novembre.

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LA PREVENZIONE DEI REATI

“Perché si ripetono ancora così tanti femminicidi, nonostante gli sforzi per contrastarli? – si chiede il Guardasigilli – La violenza di genere è una piaga e una vergogna per ciascuno di noi. Come Ministro della Giustizia, è mio dovere interrogarmi sull’efficacia delle norme esistenti e sulla loro concreta applicazione. Un contributo arriverà dall’Osservatorio permanente, creato al Ministero con un obiettivo soprattutto: contribuire alla prevenzione dei reati, come chiede la Convenzione di Istanbul. Sarà uno strumento prezioso, per far emergere criticità, buone prassi e modelli organizzativi diffusi negli Uffici giudiziari”. Nordio sottolinea: “La cronaca quotidiana ci conferma drammaticamente che troppo spesso le norme da sole non bastano ad evitare una escalation di violenza fino al femminicidio, ma capire se e cosa non funziona è il nostro obiettivo e il nostro dovere”.

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L’OSSERVATORIO E IL TEAM DI ESPERTI

A presiedere l’Osservatorio in Via Arenula, sede del ministero, ci sarà Maria Rosaria Covelli, capo dell’Ispettorato Generale del Ministero; tra i componenti, per il Ministero della Giustizia, il Capo di Gabinetto, il Capo dell’Ufficio Legislativo; i Capi e vice Capi dei Dipartimenti del Ministero; e poi rappresentanti della Corte di Cassazione e della Procura Generale presso la Corte di Cassazione, e ancora altri magistrati, avvocati, docenti universitari e altre figure professionali, che da prospettive diverse approfondiscono il tema. Compito di questo gruppo di lavoro – che avrà un dialogo costante con il Consiglio superiore della magistratura e la Scuola superiore della magistratura – è creare un’interlocuzione proficua con gli Uffici giudiziari, per monitorare il fenomeno della violenza di genere anche attraverso l’estrazione di dati giudiziari e statistici, per proporre soluzioni alle eventuali criticità riscontrate e formulare, ove necessario, proposte normative volte ad una sempre maggiore consapevolezza degli strumenti idonei a contrastare validamente il fenomeno.

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