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Draghi: “Situazione in peggioramento. Super green pass per un Natale diverso”

Il premier interviene in conferenza stampa per presentare il super green pass: "Vogliamo conservare la normalità, non criminalizzare i no vax"

Pubblicato:24-11-2021 19:59
Ultimo aggiornamento:25-11-2021 09:35

mario draghi
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ROMA – “La situazione italiana è oggi sotto controllo. Siamo in una delle situazioni migliori in Europa grazie alla campagna vaccinale che è stato un successo notevole. Voglio ringraziare tutti gli italiani che hanno aderito e tutti quelli che ora stanno aderendo alla terza dose, perché i numeri sono molto incoraggianti”. Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa per presentare il nuovo decreto che istituisce il super green pass.

Il presidente del Consiglio commenta l’aumento dei contagi – oggi 12.448 nuovi casi e 85 morti, tasso di positività al 2,2% – ammettendo che “la situazione italiana è in lieve ma costante peggioramento. Non siamo ancora nel pieno dell’inverno e la copertura vaccinale del ciclo comincia ad affievolirsi. Per questo è stata anticipata a cinque mesi la terza dose“.

“VOGLIAMO CONSERVARE LA NORMALITÀ”

“Vogliamo prevenire per conservare. Vogliamo essere molto prudenti per riuscire a conservare quello che gli italiani si sono conquistati nel corso di quest’anno“, sottolinea il premier. “I nostri ricordi – dice Draghi – vanno ai quasi 134mila morti, alla caduta dell’attività economica del 109%, ai negozi chiusi, ai ragazzi che hanno fatto un anno di scuola in assenza, e che non sono stati bene. E alcuni di loro ancora stanno soffrendo. E soprattutto vogliamo andare ai ricordi della povertà. Gli italiani quest’anno hanno reagito“.


Il presidente del Consiglio, che annuncia di aver già fatto la terza dose, spiega: “Abbiamo ricominciato ad essere normali. Vogliamo conservare questa normalità. Non vogliamo rischi a questa normalità. Ed è con questo spirito che questi provvedimenti sono stati presi. È guardando al desiderio di voler continuare ad essere aperti“. Nonostante le possibili fibrillazioni all’interno della maggioranza, Draghi sottolinea che “le differenze che parevano esserci prima del Consiglio dei ministri poi sono sparite. La decisione è stata unanime. È molto importante per ricucire la contrapposizione nel Paese tra chi si vaccina e chi no che il governo sia compatto, che non ci siano cedimenti e posizioni diverse che abbiamo visto tante volte nella società italiana. La mancanza di compattezza viene anche usata come giustificazione per evadere dell’obbligo”.

“NON CRIMINALIZZARE CHI NON SI VACCINA”

“Questi vari interventi servono a dare certezze alla stagione turistica – aggiunge Draghi – Lo scorso anno si guardava al peggioramento dei contagi e poi si decideva di non tenere aperto. Ma già prima della decisione finale, molte delle prenotazioni erano scomparse”. La strategia di questo decreto “tende a dire che se si fanno tutte queste cose possiamo dire di aver fatto il possibile per difenderci dalla pandemia e mantenere aperto“.

Per il premier “non bisogna sottovalutare questa diversità di vedute nel Paese tra chi si vaccina e chi no, né criminalizzare, occorre cercare di continuare sulla strada cercando di convincere, non credo ci siano molte alternative. Spero che anche coloro che sono oggetto di restrizioni possano tornare a essere parte del Paese. Spero che sia un Natale normale, per i vaccinati sarà normale. E speriamo che il prossimo Natale lo sia davvero per tutti, è questo che vogliamo riconquistare”.

“CONTROLLI AUMENTERANNO GRAZIE ALLE FORZE DELL’ORDINE”

“Le forze di sicurezza verranno mobilitate in maniera totale, piena”, dice il premier Mario Draghi a proposito dei controlli sul green pass. “Il perimetro dei controlli è stato esteso anche al trasporto pubblico locale. C’è la convinzione mia e del Governo che questi controlli vanno rafforzati”. Perché ci sia una riconciliazione nel Paese “ci vuole il successo: con l’economia che continua a funzionare bene e un Natale diverso. Ve lo ricordate il Natale l’anno scorso? Vogliamo conservarci un Natale diverso, se questo avrà successo sarà il miglior modo per riconciliare le persone”.

“AVVIEREMO CAMPAGNA INFORMATIVA SUL VACCINO AI BAMBINI”

Il presidente del Consiglio conferma che l’estensione della campagna vaccinale ai bambini dai 5 agli 11 anni “è all’attenzione del Governo. Stiamo aspettando la pronuncia dell’Ema – dice il premier in conferenza stampa – ma è stato deciso dal Cdm di oggi di avviare subito un’importante campagna di informazione, perché è prevedibile che ci possano essere esitazioni nel vaccinare i bambini più piccoli“.

“PROROGA EMERGENZA? DECIDEREMO A FINE ANNO”

Il Governo valuterà a fine anno se prorogare lo stato di emergenza. Valuterà anche il mantenimento della struttura sanitaria e logistica anti-Covid a prescindere dallo stato di emergenza. Lo mette in chiaro il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “Sullo stato di emergenza non mi azzardo a dire che abbiamo deciso niente un mese prima della scadenza, altrimenti il professor Cassese mi sgrida”, scherza Draghi. E aggiunge: “Valuteremo la situazione man mano che arriviamo a fine anno. Ma la domanda è se a noi interessa prolungare l’emergenza o avere a disposizione tutta la struttura di mobilitazione che ci ha permesso di affrontare l’epidemia. La strada di buon senso è chiedersi se è possibile mantenere questa struttura senza necessariamente promulgare un altro stato di emergenza. Non lo so se è possibile, lo vedremo”.

“PRONTI A INVESTIRE CONTRO IL CARO BOLLETTE”

L’inflazione è in parte causata dalla forte crescita del Paese e molto da fattori esterni, come le difficoltà di approvvigionamento di alcuni materiali”, spiega Draghi, che fa sapere che l’esecutivo è “pronto a investire anche di più” delle risorse stanziate in Manovra contro il caro bollette “perché è essenziale che il rincaro dell’energia sia limitato per le famiglie e le imprese“.

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“TIM? ECCO LE PRIORITÀ DEL GOVERNO”

Per quanto riguarda la possibile offerta del fondo statunitense Kkr per Tim, “siamo ancora ai primissimi passi – aggiunge Draghi – Stiamo valutando. Il Governo ha tre priorità: la protezione dell’occupazione, della tecnologia e della rete, dell’infrastruttura. Il Governo valuterà questa offerta, . Per questo motivo l’esecutivo ha creato un comitato nella gestione delle telecomunicazioni”.

“IL RECOVERY VA AVANTI BENE”

Sul Recovery plan “siamo in linea” con gli obiettivi. “La macchina sta andando avanti e bene“, ribadisce il premier Mario Draghi in conferenza stampa. “I nostri 51 obiettivi li raggiungeremo con certezza prima di fine anno”, aggiunge riepilogando i prossimi passaggi: “I fondi che sono già stati distribuiti dal ministero delle Infrastrutture sono moltissimi, una gran parte o comunque buona parte del totale dei fondi del piano”. Il Governo metterà “sul sito della presidenza la distribuzione di questi fondi: quanti sono e a chi sono andati, cioè comuni, regioni e ministeri. Poi ci sarà la pubblicazione dei bandi da parte dei vari ministeri. Bisogna però essere molto vigili perché questa è un’esperienza molto nuova“, dice il premier che sottolinea come si stia “completando un sistema di monitoraggio che segue il progetto, dal primo esborso, al bando, alla spesa, all’attuazione dei lavori”.

Si tratta di un sistema “attuato dal Mef, in collaborazione con Sogei e altre esperienze tecniche”. In questo modo il Governo realizza “quell’interfaccia necessaria alla Commissione europea, in modo che sappiamo dire come stanno messe le cose in ogni momento. E se ci fossero ritardi, c’è tutta una serie di competenze che possono intervenire, con poteri sostitutivi previsti dalla legge in modo che la presidenza del Consiglio dei ministri possa intervenire quando qualcosa non va nella Pa”.

Draghi sottolinea che quando saranno raggiunti “questi obiettivi, si firmerà un accordo con la Commissione, e sarà prima della fine di dicembre. Da quel momento passeranno due mesi, due mesi e mezzo, prima dell’esborso della seconda tranche. In questo periodo di tempo la Commissione e una serie di comitati valuteranno l’Italia”.

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