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Zaia: in Veneto negozi a numero chiuso. Ma Confesercenti boccia: meglio chiudere

Nella nuova ordinanza in vigore fino al 4 dicembre, il governatore limita gli accessi agli esercizi commerciali

Pubblicato:24-11-2020 13:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:38

luca zaia
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VENEZIA – La nuova ordinanza della Regione Veneto, che rimarrà in vigore fino al 4 dicembre, introduce limiti più stringenti per l’accesso agli esercizi commerciali. Posto che tutti gli esercizi commerciali dovranno restare chiusi la domenica, il limite agli accessi sarà valutato in base ai metri quadri disponibili. Nei negozi fino a 40 metri quadri potrà entrare un solo cliente alla volta, nei negozi fino a 250 metri quadri un cliente ogni 20 metri quadri, e nei negozi superiori ai 250 metri quadri un cliente ogni 30 metri quadri. A spiegarlo è il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, oggi in conferenza stampa dalla sede della Protezione civile regionale a Marghera.

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Confesercenti Veneto Centrale, però, boccia in toto l’ordinanza: forse sarebbe stato meglio chiudere. Nel mirino dell’associazione l’introduzione di limiti estremamente stringenti al numero di clienti che possono entrare negli esercizi commerciali, ed in particolare “la responsabilità del negoziante o del gestore del centro o parco commerciale a far rispettare gli obblighi previsti dalla norma attuale (mascherina e distanza e gel) al di fuori del negozio per le persone in attesa di entrare”. Così, per le piccole attività, “diventa quasi impossibile il rispetto delle norme”. Ad esempio, “dove c’è un piccolo esercizio con il solo titolare e l’ingresso permesso ad un solo cliente come potrà fare il titolare a garantire il rispetto dei clienti in attesa all’esterno?”, chiede Confesercenti. E “i problemi riguardano anche gli esercizi un po’ più grandi che ovviamente dovranno prevedere di destinare addetti a questo tipo di servizio, senza tra l’altro avere alcun ristoro per questo”. Infine, conclude l’associazione, va considerato che “non è semplice modificare ed adeguare tutti gli esercizi di fronte a normative che vengono modificate ogni dieci giorni se pensiamo che in alcuni casi l’adeguamento alla cartellonistica è avvenuto qualche giorno fa con conseguente confusione sia per gli operatori che per i cittadini”.


TAMPONI DA MEDICI E PEDIATRI

La nuova ordinanza rinnova poi l’incarico di effettuare i tamponi a medici di base, e aggiunge anche i pediatri di libera scelta. In base al provvedimento, quindi, medici di base e pediatri di libera scelta possono effettuare tamponi e disporre l’isolamento domiciliare in caso di positività.

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LA FRECCIATA SUI MONDIALI DI SCI

I mondiali di Cortina 2021 rischiano di essere a porte chiuse e non è chiaro al momento come li si possano organizzare. “Dovreste chiederlo a chi diceva che io non capivo nulla quando chiedevo lo slittamento di un anno” – commenta Zaia -. “Non è stata accolta la nostra richiesta di spostarli, ci voleva più determinazione. Se si faranno, e spero proprio di sì, e se ci sarà emergenza come adesso, saranno a porte chiuse. Noi speriamo di poterli fare con del pubblico, faremo delle linee guida e si tratta di eventi che si tengono all’aperto”, evidenzia il presidente della Regione. “È un’operazione che dobbiamo valutare, sicuramente quando ci saranno i mondiali ci sarà un dpcm vigente”. La partita è importante, perché “sono stati fatti investimenti enormi, che saranno utili anche per le Olimpiadi. E per fortuna che abbiamo le Olimpiadi, altrimenti si rischiava di chiudere tutta questa esperienza con i mondiali in tempo di covid”.

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