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Mafia, Di Maio: “Se eletti M5s a Corleone ritiro il simbolo”

Il candidato sindaco Maurizio Pascucci ha annunciato di voler riaprire il dialogo con i parenti dei mafiosi.

Pubblicato:24-11-2018 09:15
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:49
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ROMA – “Se ci saranno eletti M5s in consiglio comunale a Corleone io toglierò il simbolo perchè non posso sapere e non voglio rischiare che qualcuno abbia preso i voti della mafia”. Lo annuncia il vice premier Luigi Di Maio parlando a Palermo a margine della visita ai cantieri navali della Fincantieri.

Luigi Di Maio ha anche annullato il comizio a Corleone, dove il candidato sindaco Maurizio Pascucci, ha annunciato di voler riaprire il dialogo con i parenti dei mafiosi. “Le famiglie che meritano attenzione dialogo e vicinanza sono le vittime di mafia, quelle che hanno subito un lutto in famiglia perché qualche mafioso gli ha ammazzato il padre, il figlio il nipote. A quelle vogliamo bene, e a quelle daremo una mano”, dice Di Maio.


“Era previsto un comizio a Corleone. Mi scuso ma io non andro’ a Corleone, non partecipero’ al comizio finale“, dice Luigi Di Maio.  “Dopo essere atterrato ho aperto il cellulare e tra le news c’era questa notizia per cui il nostro candidato sindaco M5s diceva che voleva aprire al dialogo coi mafiosi. E questa dichiarazione- aggiunge il vicepremier- faceva il paio con una foto sua con il nipote di Provenzano, uno dei due capi della mafia stragista degli anni ’80 e ’90, di quella mafia che ha fatto saltare in aria Borsellino e Falcone. Sono sicuro che la dichiarazione e’ stata fatta in buona fede ma il concetto e’ pericolosissimo perché se ti fai una foto con il nipote di Provenzano magari stai comunicando qualcosa a quel mondo li’. Noi quei voti non li vogliamo perché ci fanno schifo ma soprattutto io non posso correre il rischio di un ministro della repubblica, lo Stato, che sale sul palco dopo che c’e’ stato un appello al dialogo con le famiglie dei mafiosi e una foto non con il parente di un mafioso qualsiasi ma uno di quelli che ha fatto atti che hanno segnato per sempre la storia d’Italia”.

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