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Visite a Venezia, per chi prenota last minute nel 2025 il ticket d’accesso sarà di 10 euro

Il sindaco di Venezia annuncia le novità per il sistema di accesso alla città: confermato il contributo giornaliero di 5 euro, che diventeranno 10 se si prenota last minute, cioè con un anticipo di soli quattro giorni

Pubblicato:24-10-2024 15:23
Ultimo aggiornamento:24-10-2024 15:23

CONTRIBUTO ACCESSO VENEZIA
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VENEZIA – Ulteriore stretta di Venezia sulle visite ‘mordi e fuggi’ per contrastare il fenomeno dell’overturism. Nel 2025, per 54 giorni all’anno (tutti i weekend compresi nel periodo tra il 18 aprile e fine luglio comprensivi di venerdì, più un periodo più lungo a fine aprile tra un ponte e l’altro) per entrare a Venezia sarà obbligatorio versare il contributo per l’accesso anche al venerdì: cinque euro come per il provvedimento in vigore, che diventano 10 euro per i turisti last minute, quelli che acquistano il ticket nei quattro giorni precedenti all’arrivo in città. Sono le novità annunciate oggi dal sindaco Luigi Brugnaro, dopo l’approvazione di una delibera ad hoc da parte della giunta che ora inizierà l’iter di approvazione da parte del Consiglio comunale della Serenissima. Restano le esenzioni per i residenti in Veneto e per i veneziani. “Venezia è la prima città al mondo che affronta il tema dell’overturism“, rivendica Brugnaro.

QUALI SONO I GIORNI IN CUI SI PAGA

I giorni in cui bisogna pagare per entrare a Venezia vanno dal 18 aprile alla fine di luglio: dal 18 aprile al 4 maggio si pagherà tutti i giorni. Poi, da quella data in poi, si pagherà tutti i weekend fino alla fine di luglio, comprendendo le giornate di venerdì, sabato e domenica e non più solo sabato e domenica come è stato quest’anno.


IL CONTRIBUTO RESTA 5 EURO PER CHI PRENOTA IN ANTICIPO

“Riproponiamo il provvedimento nello stesso arco di tempo ipotizzato lo scorso anno. La variazione di quest’anno è che abbiamo aggiunto il venerdì e aggiunto i giorni del Salone nautico e del Redentore. Gli orari sono gli stessi, dalle 8.30 alle 16. Per premiare chi prenota in anticipo continuiamo a tenere il contributo di cinque euro, aumentiamo a 10 euro a chi prenota negli ultimi quattro giorni”, spiega il sindaco. “C’è chi chiede il numero chiuso, ma poi come si farà a impedire alle persone di arrivare? Servirebbero porte e barriere. Non siamo in questa fase, siamo una città aperta che ha solo bisogno di regolamentare i flussi. Vogliamo che la città sia viva e aperta e non abbia un portone”, assicura Brugnaro, rivendicando il successo del provvedimento che ha introdotto il contributo per l’accesso.

“COSÌ COMBATTIAMO L’OVERTURISM”

“Non abbiamo creato problemi alle attività e ai cittadini. Alcuni risultati ottenuti sono molto importanti, come aver cominciato a controllare i numeri reali con smart control room. Per esempio abbiamo scoperto che in questa città vivono circa 49.000 residenti, ma che ci sono anche 1.500 domiciliati in maniera costante. La città aumenta miracolosamente di 1.500 abitanti. Poi abbiamo migliaia di studenti. Siamo facendo un lavoro importantissimo per le altre città”, rivendica il primo cittadino. “Il regolamento non viene modificato, le esenzioni sono le stesse. Cerchiamo di stimolare la prenotazione della visita con anticipo, premiando quelli che scelgono di arrivare nei giorni in cui non è prevista, perché questo ci consente di sapere quanta gente arriverà in quei giorni. Il contributo all’accesso non può essere sufficiente al controllo flussi, ma non è la soluzione per tutto, ma è importantissimo aver inserito un metodo, che non serve a fare cassa, ma è un modo per sconfiggere l’overturism“, aggiunge l’assessore al Bilancio, Michele Zuin.

“DALL’ESTERO CI CHIAMANO PER SAPERE COME FUNZIONA IL NOSTRO SISTEMA”

Il Comune intende intensificare i controlli. “Sono previste anche sanzioni penali per chi rilascerà dichiarazioni false”, avverte Zuin. “Negli ultimi mesi, mentre in città siamo stati pronti a dare voce a opinioni contrarie, il resto del mondo ci ha chiamato per capire come stiamo facendo. Abbiamo avuto richieste anche da Formentera e da Kioto. Venezia da città più esposta e criticata, è diventata la prima città che reagisce all’overturism“, conclude l’assessore allo Sviluppo economico, Simone Venturini.

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