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VIDEO | Migranti, monsignor Nappa: “I numeri parlano chiaro, ci servono”

Secondo Confindustria, servono 120mila lavoratori stranieri all'anno

Pubblicato:24-10-2024 09:46
Ultimo aggiornamento:25-10-2024 15:57

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PESCARA – I numeri parlano chiaro, dei migranti abbiamo bisogno: parole di monsignor Emilio Nappa, presidente delle Pontificie opere missionarie (Pom), intervistato dall’agenzia Dire a Pescara, a margine dei lavori della ministeriale G7 dedicata allo “sviluppo”. Si parla, nella sede della Prefettura, sia di Africa che di Italia. “I numeri parlano chiaro, siamo il secondo Paese per denatalità” evidenzia monsignor Nappa. “Queste persone cosa mangiano, forse la sabbia? Premono verso l’Europa: cerchiamo allora di far sì che, nel rispetto della dignità, dello sviluppo e della libertà umana, possano accedere in modo regolamentato”. Secondo il presidente delle Pom, infatti, “ne abbiamo bisogno”.

Nei giorni scorsi, nel pieno dello scontro politico sull’accordo dell’Italia per il trasferimento di persone migranti in Albania, uno studio di Confindustria ha stimato in 120mila nuovi lavoratori stranieri l’anno il fabbisogno nazionale perché siano almeno mantenuti i livelli attuali della produzione industriale. Con monsignor Nappa si fa riferimento anche sia a questa ricerca che alle polemiche per i cantieri del Giubileo a Roma. “Attorno al Vaticano non abbiamo operai giovani italiani con braccia e soprattutto volontà di lavoro” sottolinea il presidente delle Pom. “Semplicemente, non abbiamo persone che lo facciano”.

PIANO MATTEI. MONSIGNOR NAPPA: PRIMA ESIGENZA AFRICA È SCUOLA

L’impegno internazionale per l’Africa dovrebbe cominciare dalla scuola: ne è convinto monsignor Emilio Nappa, presidente delle Pontificie opere missionarie (Pom), rispetto alle necessità più pressanti di investimento nei Paesi del continente. “Bisogna anzitutto investire nella scolarizzazione” sottolinea monsignor Nappa, rispondendo a una domanda sul Piano Mattei, l’iniziativa del governo italiano che promette una cooperazione “tra pari” e un approccio “non predatorio” con l’Africa. “Solo dopo, soddisfatti i principi basilari, come mangiare, bere e curarsi, bisogna coscientizzare le persone e istruirle dunque all’autodeterminazione e alla libertà”.


Le Pontificie opere missionarie sono un’istituzione vaticana che ha come primo compito quello dell’evangelizzazione. Oggi sono presenti in 123 Paesi del mondo. Ancora monsignor Nappa: “La missione delle Pom è portare il Vangelo dove non c’è o dove si è dimenticato; e si può portare il Vangelo solo dopo che i bisogni primari sono soddisfatti”. Il presidente spiega: “Non si può ascoltare il Vangelo se non ci sono le panche, una chiesa o una scuola, e se non si garantisce il diritto alla sanità”. Monsignor Nappa aggiunge: “Noi cooperiamo per creare il contesto perché l’evangelizzazione si diffonda, per l’umano e l’umano cristianizzato; questa è la visione della Chiesa, per promuovere, riconoscere e difendere la dignità umana in ogni dove”.

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