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Meloni a Montecitorio, ecco alcune parole d’ordine. E il Pd torni a pensare agli altri

L'editoriale del direttore Nico Perrone

Pubblicato:24-10-2022 19:27
Ultimo aggiornamento:24-10-2022 19:27

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ROMA – Il segretario del Pd, Enrico Letta, in questi anni si è sempre fatto accompagnare dalle dirigenti Dem, insistendo sul fatto che il partito dovesse puntare sempre più sulla parità. Alla fine, certo che le difficoltà del momento come sempre ci saranno, è arrivata una sberla da destra con l’elezione a premier di Giorgia Meloni, prima donna scelta per governare l’Italia dalla fondazione di Roma si può dire.

Visto che dalle parti Dem si parla di costituente e di ritrovare una identità forte e rinnovata, sarebbe meglio cominciare a cercare le risposte giuste per superare i troppi ritardi, anche mentali, liberando e proiettando di nuovo al futuro i neuroni oggi costretti nel recinto umorale delle vecchie e superate ‘correnti’ interne.

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Per quanto riguarda la presidente del Consiglio, domani a Montecitorio ci sarà il suo primo discorso ufficiale, per presentare il suo programma e per chiedere la fiducia della maggioranza. Ci saranno le urgenze, a partire dal problema delle super bollette che i cittadini non riescono a pagare, e gli aiuti ai soggetti che faticano a mantenere aperta la loro impresa e a garantire l’occupazione. Non solo questo, magari sarà l’occasione anche per riaffermare alcune parole d’ordine di Meloni, vera bussola per l’azione di governo dei prossimi anni.

Patria e non Paese come piace a sinistra che, come ha detto più volte Meloni “parla sempre di bene del Paese… sempre restia a utilizzare i termini ‘nazione’ o ‘patria’”. “Vocabolario alla mano – ha scritto Meloni nel suo libro – il significato di Paese è ‘insediamento umano’ quello del termine nazione è ‘gruppo di individui cosciente di una propria peculiarità e autonomia storica e culturale’. Quello della parola patria è ‘territorio abitato da un popolo e al quale ciascuno dei suoi componenti sente di appartenere per nascita, lingua, cultura, storia e tradizioni'”.

Ambiente ed ecologia, Meloni rivendica anche su questi temi il primato della destra e dei conservatori, lo fa citando Scruton: “I conservatori fanno propria la visione della società di Burke, che la concepiva come un’alleanza fra i vivi, i non nati e i morti: credono nell’associazione civile fra i vicini, piuttosto che nell’intervento dello Stato e ammettono che la cosa più importante che un vivente può fare e di insediarsi, farsi una casa e passarla poi ai propri figli… L’amore per la propria casa si addice alla causa ambientalista ed è sorprendente che molti partiti conservatori del mondo non si siano impossessati di questa causa”. E aggiunge Meloni: “Questo spiega perché non vi sia in Italia un movimento politico più coerentemente ecologista del nostro“.

Poi la Destra come leva: “Compito di chi ne assume la guida in un determinato momento storico è fare della destra la leva per sollevare un destino comune al di sopra delle angosce individuali, senza paura né soggezione […] Carica della mitezza, dell’umanità e della pietà che solo chi non perde il contatto con il mondo reale può custodire […] Valori che non possono appartenere a chi è convinto di essere nel giusto”.

Difesa della famiglia e del matrimonio, Meloni non sfugge alla critica personale: “Parlo di famiglia fondata sul matrimonio e non sono sposata […] È vero, se lo facessi mi sposerei in Chiesa al cospetto di Dio. Ma questa è una scelta personale. Se decidi di farlo di fronte allo Stato sai che comunque questo premierà quell’impegno alla stabilità che ti stai prendendo. Puoi decidere di non farlo ed è quello che per ora ho fatto io, consapevole di perdere qualcosa. Ma il punto è che non pretendo che lo Stato riconosca a me gli stessi privilegi che riserva a chi quell’impegno lo ha messo per iscritto […] perché il problema è che viviamo in una società nella quale pare non esistere più alcun nesso tra diritti e doveri. Ogni desiderio diventa un diritto, persino ogni capriccio, e di contro è sparito qualsiasi richiamo alla responsabilità. Io rivendico una società nella quale sia chiaro che a ogni scelta corrispondono delle conseguenze. Alla libertà serve responsabilità. Invece da noi l’egoismo si trasforma in programma politico”.

Questi sono solo alcuni dei temi cari alla leader di Fratelli d’Italia, che sicuramente faranno capolino nella sua azione di governo e che gli avversari politici farebbero bene a non sottovalutare.

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