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Grazia presidenziale per Elelaimy, l’ex deputato figlio della rivoluzione del 2011 in carcere da tre anni

Avvocato per i diritti umani, era stato arrestato con l'accusa di "diffusione di notizie false" durante lo stato di emergenza poi revocato

Pubblicato:24-10-2022 18:16
Ultimo aggiornamento:24-10-2022 18:16
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Elelaimy_Egitto
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Foto dal profilo Twitter Free Zyad Elelaimy

In Egitto l’ex deputato e attivista Zyad Elelaimy, in carcere dal 2019, fra i protagonisti della rivoluzione popolare che nel 2011 contribuì a mettere fine il trentennale governo di Hosni Mubarak, ha ricevuto la grazia dal presidente Abdel Fattah al-Sisi e verrà quindi liberato. Lo ha comunicato alla stampa un avvocato del comitato presidenziale per l’amnistia, Tarek El Khouly, citato dal portale di notizie vicino all’opposizione Mada Masr.

L’annuncio del provvedimento presidenziale segue un appello in questo senso delle opposizioni e della società civile, oltre che dello stesso comitato per l’amnistia, e arriva a poche settimane dall’inizio del Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2022 (Cop27), prevista a Sharm el-Sheik a novembre.


IL DIALOGO NAZIONALE CON LE OPPOSIZIONI

La grazia a Elelaimy giunge nel pieno di un’ondata di rilasci di detenuti politici: solo due settimane fa sono stati liberate 25 persone in carcere, in questo caso in attesa di processo. Al-Sisi ha convocato per il prossimo aprile un dialogo nazionale con le opposizioni.

Elelaimy, avvocato per la difesa dei diritti umani , è stato arrestato nel 2019 insieme ad altri attivisti e condannato a cinque anni di carcere nel novembre dell’anno scorso per “aver diffuso notizie false per minare lo Stato e la sicurezza nazionale”. L’attivista era stato arrestato durante uno stato di emergenza e la pena ai suoi danni è stata emessa dal tribunale istituito con questo provvedimento, nonostante la misura fosse già stata revocata.

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