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Carlo Lucarelli in scena a Modena per le vittime dei reati

Il 18 novembre al teatro Storchi lo spettacolo ideato dallo scrittore per raccogliere fondi in favore di chi fatica a ricominciare a vivere

Pubblicato:24-10-2022 17:25
Ultimo aggiornamento:24-10-2022 17:25
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BOLOGNA – Cosa succede quando si spengono i riflettori e chi ha vissuto o subito una violenza deve riannodare i fili della vita quotidiana? Di cosa ha bisogno la vittima e come si può intervenire per darle un aiuto concreto? Sulle risposte a questi interrogativi ruota “Senza mezze misure” il nuovo spettacolo di Carlo Lucarelli che andrà in scena il 18 novembre al teatro Storchi di Modena.

RACCOGLIERE FONDI PER AIUTARE CHI HA VISSUTO UN DRAMMA

Si tratta di un testo inedito scritto a quattro mani dallo scrittore e presidente della Fondazione emiliano-romagnola vittime reati con la direttrice dell’ente, Elena Zaccherini, per sostenere un organismo, unico in Italia, che aiuta le famiglie colpite da un reato di sangue nel difficile cammino verso la ripresa di una vita piena. Uno spettacolo nasce da una proposta di cooperativa Bilanciai di Campogalliano (Modena), la prima impresa emiliano-romagnola che ha deciso di aderire come socio alla Fondazione vittime.

LO SCRITTORE: SIAMO IL FORTINO, MA ORA SERVE LA CAVALLERIA

“Una cosa che sarà molto bella e molto importante”, la definisce Lucarelli presentando lo spettacolo oggi in Regione accanto al presidente regionale Stefano Bonaccini, all’assessore comunale di Modena Andrea Bosi, e al presidente di cooperativa Bilanciai, Enrico Messori. Un crimine, spiega lo scrittore, crea una serie di cerchi concentrici, di cui i media considerano spesso solo il primo: vittima e carnefice. Invece le conseguenze sono ad ampio raggio. “A volte abbiamo aiutato bambini che andavano male a scuola, perché magari il padre ha ucciso la madre. Ma per fare questo servono più fondi. Noi siamo il fortino che resiste ma serve la cavalleria, cioè la società civile”, afferma ancora Lucarelli. La Fondazione vittime reati “è uno strumento che abbiamo solo noi come Regione, sottolinea Bonaccini ricordando casi noti come quello di Gessica Notaro. “Ma sono state centinaia le persone che abbiamo aiutato o stiamo aiutando in questi anni e io ne sono orgoglioso. Ora grazie a Lucarelli avremo uno strumento in più, che potrà accendere i riflettori perché altri possano aggiungersi con un proprio contributo”.


LA FONDAZIONE HA GIA’ AIUTATO LE VITTIME DI 450 REATI GRAVI

Peraltro, nel corso del 2022 le richieste di aiuto alla Fondazione sono aumentate. Il totale provvisorio dei primi tre trimestri dell’anno è di 29 istanze, in crescita rispetto allo scorso anno, a cui si sono aggiunte oggi, dopo la riunione dei garanti, già altre 11 nuove richieste. Proprio per questo la Regione ha deciso di aumentare il proprio contributo passando da 150.000 a oltre 240.000 euro all’anno. Dal 2004 la Fondazione ha aiutato oltre mille vittime coinvolte in 450 casi gravi per un impegno che supera i 3,5 milioni di euro.

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