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Lotito: “Nessuna giustificazione, ogni anno 200 ragazzi in visita ad Auschwitz”

Lotito, presidente della S.S. Lazio, sceglie il pugno duro: 'Vogliamo fare chiarezza sugli autori attraverso la ricostruzione fatta con le videocamere'

Pubblicato:24-10-2017 11:43
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:49

Lotito
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C. Lotito


ROMA – “Come fatto fino ad oggi la Lazio combatterà questi fenomeni senza giustificare nessuno, perché vogliamo fare chiarezza sugli autori attraverso la ricostruzione fatta con le videocamere interne. Non vogliamo essere strumentalizzati”. Sceglie la linea dura Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio, dopo gli adesivi con Anna Frank con la maglietta della Roma attaccati all’Olimpico dagli ultras biancocelesti. Lotito ha parlato questa mattina dalla Sinagoga di Roma, dopo aver deposto due corone di fiori alla Sinagoga della Capitale.

“In una comunità di 30 mila o 50 mila tifosi- continua Lotito- può anche capitare che ci stia lo scemo di turno. Non possiamo mettere un carabiniere per ogni tifoso. La Lazio promuoverà un’iniziativa annuale: 200 ragazzi faranno un viaggio ad Auschwitz per metterli in condizione di capire di cosa stiamo parlando.

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“Abbiamo assunto anche posizioni durissime- aggiunge il presidente della Lazio-, portando persone in tribunale. Bisogna dire con onestà che dopo 13 anni di presidenza alcuni fenomeni che erano palesi non sono più comparsi e che la tifoseria ha stigmatizzato in più occasioni”.


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“Sotto la mia presidenza- rivendica Lotito- negli ultimi tredici anni, la società ha messo in campo una serie di iniziative volte a reprimere e prevenire certi fenomeni con un’azione quotidiana, ad esempio con la presenza dei giocatori nelle scuole per educare i giovani al rispetto delle regole, delle identità e al superamento degli steccati razziali, sociali ed economici. Oggi intendiamo ribadire con questo gesto ancora una volta la nostra posizione, chiara ed inattaccabile: nessuno può strumentalizzare la Lazio”.

 

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