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La polizia di Genova chiede ai ragazzi di Fridays for future di spegnere la musica

Gli agenti hanno intimato ai giovani di staccare le casse, ma il corteo era stato regolarmente comunicato alle autorità. Ghio: "È avvilente, alle comunali ci ricorderemo delle cose che ha fatto il sindaco per i giovani"

Pubblicato:24-09-2021 15:26
Ultimo aggiornamento:24-09-2021 15:27

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GENOVA – “Ci manda il sindaco, spegnete quella musica, non siete autorizzati“. Alla Polizia locale di Genova non è piaciuta la manifestazione di Fridays for future e ha intimato ai giovani di staccare le casse, pena ritorsioni amministrative. Eppure, il corteo e il successivo presidio in piazza Matteotti erano stati regolarmente comunicati alle autorità, con tanto di Digos a controllare a distanza la protesta.

La contestazione ha provocato la reazione dei giovani ambientalisti. “Avemmo voluto sentire le istituzioni vicine in un altro modo- racconta Francesca Ghio, fondatrice del movimento a Genova- invece, durante la parte musicale che è di consuetudine alla fine dei nostri cortei, un momento di festa in cui scateniamo la nostra energia in modo sano, cantando e ballando, la Municipale è venuta ad avvisarci che il sindaco -parole loro- aveva chiamato per farci togliere la musica”.

A quanto pare, prosegue l’attivista, il primo cittadino “è passato alle nostre spalle, secondo quanto ci hanno detto i vigili. Non l’abbiamo presa benissimo: avremmo preferito che si fermasse con noi a parlare“. Anche perché, sottolinea Ghio, “abbiamo tanto da dirgli e tante volte abbiamo cercato di costruire degli incontri per spiegargli le nostre necessità. Ma non ci siamo mai riusciti, neppure con la Regione e con Toti. E’ dal 2019 che dobbiamo fare un tavolo che nessuno di noi ha mai visto”. Per l’ambientalista è una situazione “avvilente: in una città in cui i giovani scappano, dove l’occupazione giovanile è la più bassa tra le città del Nord Italia, ci sentiamo schifati da questa politica che, invece di supportarci e motivarci, fa queste cose. Sono gesti molto infantili e dimostrano il tipo di politica che ci circonda adesso”.


Quando Ghio ha raccontato ai manifestanti l’accaduto, dalla piazza si è levato un applauso scrosciante e sarcastico ironico nei confronti del primo cittadino. L’attivista ha, poi, chiesto ai giovani quanti entro il prossimo maggio saranno maggiorenni: “Ci saranno le comunali e bisognerà capire se supportare Marco oppure no. Ricordiamoci di tutte le bellissime cose che fa per i giovani di questa città. Chi di voi ha coraggio e un minimo di attitudine, si candidi: non c’è bisogno di avere esperienza, non abbiate paura. Ci siamo rotti i cogl…i di gente nata negli anni ’60 che viene a dirci come dobbiamo vivere, a vietarci di fare cose e continua a giudicare. Non possiamo permetterci altri cinque anni di odio verso i giovani”. Poi, la musica è ripresa.

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