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La ‘diatriba’ della Marmolada, oggi Consiglio regionale a 3.000 metri

Oggi seduta straordinaria in Marmolada, nel Museo della Grande guerra di Punta Serata

Pubblicato:24-09-2018 11:11
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:35

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ROCCA PIETORE (Belluno) – Il Consiglio regionale a 3.000 metri nel Museo della Grande guerra di Punta Serata? Per molti, ma non per tutti: presente a Malga Ciapela, nel Comune bellunese di Rocca Pietore, ai piedi della Marmolada, ma senza partecipare al Consiglio straordinario convocato dalla maggioranza per votare una mozione contro lo spostamento del confine a favore del Trentino. Questa la posizione del consigliere del ‘misto’ Piero Ruzzante, salito comunque fino a Rocca Pietore per “rispetto alla popolazione e alla cerimonia in onore dei caduti”, che si terrà in cima alla Marmolada al termine della seduta.

Per motivi di salute non posso salire, ma andrò al sacrario di Pian dei Salesei a ricordare i caduti della guerra”, spiega Ruzzante criticando l’idea di “andare a ricordare i caduti della guerra ponendo una questione di confine”.

Il problema principale della seduta, infatti, è proprio l’ordine del giorno, che prevede solo una mozione per prendere posizione contro lo spostamento dei confini. Ovviamente “dire che la Marmolada non è Veneto è ridicolo“, perché senza dubbio “una parte appartiene al Veneto”.


Ruzzante ne ha anche per la la Lega dato che il suo candidato alla presidenza della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ed il vicesindaco di Canazei, Luca Villeni, che lo appoggia, esultano per lo spostamento del confine. “Si mettano d’accordo” dato che c’è nel Carroccio veneto protesta per lo spostamento del confine. Anche perché, “secondo me la sentenza è definitiva ma l’unico soggetto che se c’è margine può modificare la situazione è Salvini”.

In generale, dice Ruzzante, “se oggi fosse stata posta una questione vera della montagna, avrei partecipato alla seduta. E parlo dello spopolamento, della Sanità e dell’autonomia della Provincia di Belluno”. Per questo “avevo chiesto di non presentarci qui a mani vuote e di mettere un milione per i piccoli Comuni montani. Ma la lega ha bocciato il mio emendamento”.

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