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Casa Bologna, Ape-Confedilizia: “Nel 2015 i pignoramenti toccheranno quota 1.070”

Nel 2016, circa 1.070 tra case, negozi e capannoni saranno immessi sul mercato

Pubblicato:24-09-2015 10:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:34

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BOLOGNA – Nei primi sei mesi di quest’anno, a Bologna, sono già stati 560 i pignoramenti di immobili, e altri 510 dovrebbero arrivare nella seconda parte dell’anno. Quindi nel 2016, circa 1.070 tra case, negozi e capannoni saranno immessi sul mercato. Del totale, infatti, circa il 75% sono abitazioni, il 15% immobili agrari, il restante 10% immobili commerciali. I dati, forniti da Ape-Confedilizia di Bologna, dicono anche che, l’anno scorso, il 52% delle aste è andata deserta, mentre quest’anno la percentuale è in leggero calo, aggirandosi sul 48%.

Intanto, se si confrontano i nuovi numeri con quelli dell’ano scorso, si nota un incremento, dato che l’anno scorso si sono contati 1.027 pignoramenti (il 65% dei quali è andato all’asta). La tendenza delle esecuzioni immobiliari, comunque, negli anni è cresciuta, basti pensare che erano 250 nel 1998 e 950 del 2010. Quanto alle aste andate deserte, dopo anni di crescita, la previsione è che arrivi una battuta di arresto. Fino a qualche anno fa, solo otto immobili su 100 portati all’asta non venivano venduti, mentre nel 2014 al primo esperimento di vendita andava fallito il 58% delle aste, con la conseguenza di abbassare i prezzi nei successivi tentativi.

Il tema è uno dei ‘focus’ della Festa del condominio, manifestazione di Ape Bologna che parte domani e prosegue per tutto il fine settimana in piazza San Domenico 13. Domattina, infatti, magistrati e avvocati parleranno di crisi economica, esecuzioni immobiliari, adempimenti, liberazione degli immobili.


Per la presidente di Ape-Confedilizia, Elisabetta Brunelli Monzani, “la crescita dei pignoramenti, causata sicuramente dalla crisi economica, mette in serissima difficoltà chi sta pagando un mutuo o si trova improvvisamente indigente”. Accanto a “queste vittime, ci sono coloro che occupano abusivamente immobili, un fenomeno che si presenta come un vero e proprio furto, con nessuna possibilità per il proprietario, anch’esso vittima, di liberare velocemente l’immobile”. Anche per queste ragioni, per Brunelli, “le Questure dovrebbero essere obbligate a sgomberare immediatamente gli abusivi”.

di Marcella Piretti – giornalista professionista

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