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FOTO | VIDEO | Incendio Torre Spaccata, il sindaco Gualtieri: “Probabile natura dolosa, mio pensiero a feriti”

Sopralluogo del sindaco di Roma Roberto Gualtieri nell’area tra Cinecittà e Torre Spaccata dove è divampato il maxi-rogo dei giorni scorsi

Pubblicato:24-08-2024 16:34
Ultimo aggiornamento:24-08-2024 17:37

TORRE SPACCATA incendio Gualtieri
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ROMA – “Un incendio molto brutto. Ci sono indizi che ci lasciano ritenere probabile una sua natura dolosa. Un reato gravissimo, anche come tentato omicidio”. Lo dice il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, durante il sopralluogo nell’area tra Cinecittà e Torre Spaccata dove è divampato il maxi-rogo dei giorni scorsi.

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“Premesso che l’autocombustione non esiste- precisa- o può essere colposo o doloso. Colpisce come l’incendio si sia sviluppato con una grandissima rapidità, che in parte è dipesa da condizioni metereologiche senza precedenti, tanto da far dire agli esperti che ci sia stata una velocità di propagazione sorprendente. Non si è mai vista. Ora spetta alle indagini in corso trovare, se ce ne sono, tracce di acceleranti, ovvero quelle sostanze utilizzate spesso dai piromani per accelerare la velocità della combustione. Inoltre si dovrà capire se l’incendio è stato attivato in più punti, come sembra dalla dinamica avvenuta”.


“MIO PENSIERO AI FERITI, CIRCONDATI DA FIAMME”

“Il mio pensiero va ai tre volontari della Protezione civile e al vigile del fuoco che sono in ospedale e hanno subito delle ferite molto gravi a causa di questo incendio, se si riuscirà a provarlo, per colpa di qualche criminale che ha voluto appiccarlo anche in modo abbastanza scientifico”. Lo dice il sindaco di Roma Roberto Gualtieri durante il sopralluogo nell’area tra Cinecittà e Torre Spaccata dove è divampato il maxi-rogo dei giorni scorsi.
In forma privata, Gualtieri dopo il sopralluogo è andato all’ospedale Sant’Eugenio ad incontrare le famiglie dei feriti.
“Loro erano lì a difendere le case, a difendere le persone per respingere il fuoco ed evitare che arrivasse sulle abitazioni ma poi l’incendio li ha circondati. Se lo sono ritrovato alle spalle. Anche questa dinamica è oggetto di indagine ed è drammatico immaginare come queste persone, degli eroi, si siano trovati col fuoco alle spalle con una velocità di propagazione fuori dal comune che li ha circondati senza possibilità di scampo”, conclude.

GUALTIERI: “UNA DOPPIA FERITA”

A Gualtieri non “appare tanto una questione di incuria, ma di dolosità dell’intervento dell’uomo. Purtroppo efficace nel determinare un danno alle persone ferite, alla città e all’ambiente”. Lo definisce “una doppia ferita”, perché il Pratone di Torre Spaccata è al confine con il Parco di Centocelle, dove è stato avviato “un investimento molto significativo” del Comune. “Parleremo con la proprietà per capire le sue intenzioni”.
In sostanza, il Pratone Torre Spaccata è “un terreno di Cassa deposito e prestiti (Cdp)- spiega Gualtieri- non è del Comune. Un’area che avrebbe dovuto essere edificata in base al piano regolatore vigente, ma poi è stata oggetto di un’altra ipotesi di sviluppo precedente: l’ampliamento di Cinecittà per realizzare terreni di posa e studi all’aperto. Questa ipotesi poi si è fermata e quest’area è rimasta sotto custodia della proprietà”. Il sindaco poi aggiunge: “Abbiamo visto le linee tagliafuoco, che erano state realizzate perché sono obbligatorie, ma ci rimettiamo all’esame delle indagini per capire se tutte le prescrizioni sono state applicate scrupolosamente. Nel senso che non era previsto il disboscamento. Il problema è definire se la larghezza e la disposizione delle linee tagliafuoco e la periodicità degli interventi siano stati fatti scrupolosamente. L’ultimo mi sembra sia stato a giugno”.

Gualtieri esclude comunque che si sia trattato di “una pura disattenzione in un’area dove non ci sono criticità, come ad esempio discariche e insediamenti abusivi”. Certo non è l’unico incendio “in cui gli indizi di una dolosità appaiono abbastanza robusti- sottolinea- ma questo ha una caratteristica particolare. È un area sospesa perché la destinazione a cui era stata attribuita da decisioni precedenti si era congelata. E la proprietà la teneva lì in attesa di capire cosa fare. Non era un parco pubblico attrezzato per piano regolatore ed eravamo interessati affinché il progetto previsto tenesse la maggior parte dell’area non edificata a parco. Quindi il grosso sarebbe rimasto verde- conclude- perché era previsto un parco di 10 ettari su 50”.

ALFONSI: “LINEA COMUNE PUNTA SU AREA VERDE”

“La linea del Comune, espressa anche dal sindaco, è sempre stata quella di avere la maggior possibilità di mantenere un’area verde. Siamo nella zona est della città, quella zona che ha più bisogno di tutti, sia da un punto di vista di inquinamento atmosferico che di isole di calore. Per cui è chiaro che l’investimento che stiamo facendo sul parco di Centocelle che sta a poche decine di metri, ci auguriamo che si espanda anche sul grande Pratone. Ricordiamo che parliamo comunque di 50 ettari e quindi di un’estensione enorme. Come hanno detto i comitati c’era una una bella biodiversità che noi speriamo possa ricominciare a vivere”. Cosi l’assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti, Sabrina Alfonsi, presente oggi al sopralluogo nell’area tra Cinecittà e Torre Spaccata dove è divampato il maxi-rogo dei giorni scorsi.

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