NEWS:

In Ucraina Nazar ha la divisa ma canta ancora, anche in italiano

La storia di uno dei tanti giovani dell'esercito di Kiev dopo 6 mesi di guerra

Pubblicato:24-08-2022 15:36
Ultimo aggiornamento:24-08-2022 15:36
Autore:

Nazar Figura2
Getting your Trinity Audio player ready...
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Era il 2018 quando i Newfran pubblicavano su Youtube un video di 140 secondi in cui i sei membri del gruppo vocale a cappella – quattro donne e due uomini – si esibivano in una serie di brani locali e internazionali per dare conto delle proprie capacità canore. Da allora però, tutto è cambiato per questi artisti dell’Ucraina, Paese ostaggio di un conflitto armato che dall’offensiva russa del 24 febbraio ha costretto milioni di persone a lasciare le proprie case.

Per uno dei cantanti in particolare, questo evento ha significato mettere via gli spartiti per imbracciare il fucile: Nazar Figura si è arruolato e, dopo aver portato la moglie in un posto sicuro, ha iniziato a combattere per respingere i russi dal Paese. A raccontare la sua storia all’agenzia Dire è la madre, residente da vari anni in Italia: “Mio figlio combatte per il nostro Paese ma non manca di mandarmi dei video in cui canta, per farmi sapere che sta bene”.

In alcuni video, Nazar – con indosso la divisa dell’esercito – si cimenta anche con brani in italiano. La passione per la musica, coltivata sin da quando era ragazzino, non lo lascia nonostante la durezza della guerra e la speranza è di poter tornare ad esibirsi con la sua band, che prima di quel 24 febbraio, aveva raggiunto una certa popolarità nel Paese, con concerti in varie località, anche per raccolte fondi solidali.


Dall’inizio del conflitto migliaia di donne e uomini sono entrati nelle file dell’esercito ucraino, sia perché il governo di Kiev ha imposto la leva obbligatoria, sia perché molti si sono presentati spontaneamente. Stando a quanto affermato in settimana dal comandante in capo delle forze armate ucraine Valeriy Zaluzhny, almeno 9mila soldati hanno perso la vita finora, mentre chi è al fronte ai media internazionali racconta di “bombardamenti continui” e “dell’inferno in terra”, soprattutto verso le zone più calde, a est e a sud. Ma nonostante i sacrifici e le violenze, chi può non rinuncia a momenti di gioia, come dimostrano ad esempio le doppie nozze celebrate a Druzhkivka, nella provincia di Donetsk, a metà giungo da due coppie di militari: “La guerra è guerra ma la vita deve andare avanti”, hanno spiegato i novelli sposi alla stampa internazionale.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it


California Consumer Privacy Act (CCPA) Opt-Out IconLe tue preferenze relative alla privacy