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L’ex consigliere di Di Maio boccia l’alleanza Pd-M5S: “Non ha basi solide”

Parla Massimo Bugani, capogruppo del M5S in Comune a Bologna, ex vicecapo della segreteria particolare di Di Maio

Pubblicato:24-08-2019 11:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:38
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ROMA – Il Partito democratico “vuole fare un Governo per via della paura e non con il coraggio. Lo vuole fare per paura che Salvini governi da solo, per paura di andare tutti a casa e per paura di pentirsi di non averlo fatto”. Nessuna di queste, scrive però sulla sua pagina Facebook il capogruppo del Movimento 5 stelle in Comune a Bologna, Massimo Bugani, “è per me una ragione in grado di garantire solidità ad un eventuale governo M5s-Pd”.

Dall’esponente pentastellato, che ai primi di agosto si è dimesso da vicecapo della segreteria particolare del vicepremier Luigi Di Maio e da coordinatore emiliano-romagnolo del M5s, arriva quindi una sostanziale bocciatura nei confronti di una possibile nuova maggioranza formata da grillini e dem.

Infatti, chiosa Bugani nel suo post, anche se “qualcuno ripone le speranze di un nuovo Governo nel Pd di oggi, come al solito il Pd è sempre pronto a deluderle tutte”, visto che “ancor prima di iniziare il tavolo di ieri, le almeno 10 correnti, in perenne guerra tra di loro, stavano già litigando”.


I dem, osserva il consigliere comunale bolognese, “davanti a un’occasione incredibile come questa pongono un veto contro la figura di Giuseppe Conte, che peraltro sarebbe una garanzia anche per loro”, ed “evidentemente cercano di fare melina per quanto concerne il taglio di 345 parlamentari, accampando scuse improbabili”.

E anche se non manca una stoccata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che “ci ha follemente cacciati in questa situazione, e l’ha fatto come il personaggio della canzone di Vecchioni che ‘si è superato, non si è visto e ha continuato'”, per Bugani allo stato attuale un’alleanza con il Pd non sembra essere la soluzione migliore.

“Se vogliamo bene al Paese- scrive infatti l’esponente M5s- dobbiamo avere un progetto culturale comune, un’idea di società in cui al centro ci siano il sapere e la conoscenza”, perché “quelli che si mettono insieme solo per la paura di stare da soli di solito si lasciano presto, oppure vivono infelici”.

In questo momento, evidenzia invece il capogruppo pentastellato a Palazzo D’Accursio, “è evidente che i parlamentari del Pd non hanno alcuna intenzione di seguire le linee” dettate dal segretario Nicola Zingaretti, che “oggi chiude (a un Governo Conte bis, ndr) mentre il capogruppo al Senato, Andrea Marcucci, apre”.

L’unica cosa che invece il Pd dovrebbe fare, sintetizza Bugani, è “dire sì ai 10 punti (quelli elencati da Di Maio per dar vita a un nuovo esecutivo, ndr), dire sì a Giuseppe Conte e seguire chi ha una identità e un’idea di Italia del futuro, vale a dire il Movimento 5 stelle”.

Anche perché, conclude il rappresentante grillino, “noi del voto non dobbiamo avere paura e non avremo mai paura”.

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