ROMA – È stato firmato questa notte all’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, il rinnovo del contratto dei medici, veterinari e dirigenti sanitari del servizio sanitario nazionale. Il contratto, adeguato dopo un’attesa di circa 10 anni, interessa una platea di 135mila camici bianchi e prevede un aumento medio di 200 euro al mese. “Abbiamo raggiunto, dopo anni, risultati economici e normativi che segnano un solco con anni di assenza contrattuale”, ha commentato Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn.
A firmare sono stati tutti i sindacati medici, tranne quelli che fanno capo alla federazione Cimo-Anpo-Fesmed. Le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro 2016-2018 (ANAAO ASSOMED-AAROI-EMAC-FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR)-FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN – FVM Federazione Veterinari e Medici – UIL FPL COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA, VETERINARIA SANITARIA – CISL MEDICI) illustreranno alla stampa i contenuti dell’accordo alle 12.00 presso la sede Enpam di Roma, in Via Torino 38.
Ecco, come spiegato dai sindacati, i punti salienti dell’intesa:
– I medici e dirigenti con più di 5 anni di anzianità avranno la certezza di avere un incarico. Chiarito l’obbligo delle aziende di dare un incarico retribuito a tutti, anche a coloro che hanno lavorato a tempo determinato, con o senza soluzione di continuità.
– La maggior parte dei medici con più di 5 anni di anzianità riceverà un aumento di 2.000 euro sulla retribuzione di posizione. Oltre all’aumento economico previsto per tutti i dipendenti pubblici, circa 30 mila medici passeranno da 3.600 euro a 5.500 euro di posizione.
– Aumenta la parte fissa di tutte le posizioni gestionali e professionali, vengono storicizzati i fondi e le posizioni e aumenta la quota pensionabile.
– I giovani medici neoassunti anche sotto i 5 anni avranno una retribuzione fissa di posizione. Come mai successo prima d’ora, passeranno subito da 0 a 1.500 euro annui.
– Si stabiliscono quattro step di posizioni fisse per gli incarichi professionali, che salgono da un minimo di 5.500 euro a 6.500 fino a un massimo 11.000 o 12.500 annui.
– Una clausola di garanzia assicura a tutti una retribuzione di posizione certa in base all’anzianità ed a prescindere dall’incarico. 5000 euro al passaggio dei 5 anni, 6000 al passaggio dei 15 anni e 7000 al passaggio dei 20 anni.
– L’indennità di guardia notturna sale da 50 a 100 euro per notte, 120 euro per chi lavora in pronto soccorso. Dopo i 62 anni a richiesta si può essere esonerati dalle guardie.
“È fatta! Dopo 10 lunghi anni è stato firmato il rinnovo del contratto nazionale dei medici ospedalieri. Ringrazio i sindacati, Funzione Pubblica e ARAN per l’impegno. Ora avanti insieme per un futuro migliore per il nostro Ssn”. Lo scrive su twitter la ministra della Salute Giulia Grillo.
“Soddisfazione per la conclusione nella notte dell’importante contratto nazionale di lavoro che riguarda oltre 130.000 tra dirigenti medici e sanitari che lavorano nelle ASL e negli Ospedali. L’accordo riapre anche per i medici la stagione contrattuale interrotta dal 2009, prevede aumenti in linea con il tasso di inflazione e mette ordine nella disciplina del rapporto di lavoro”. Lo afferma in una nota il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it