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L’Europa dice no a Draghi: niente summit straordinario sull’energia

Al Consiglio europeo in corso a Bruxelles, il premier italiano aveva spinto per un vertice per affrontare il tema della crisi energetica

Pubblicato:24-06-2022 13:46
Ultimo aggiornamento:25-06-2022 11:40
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Di Alessio Pisanò

BRUXELLES – Secondo fonti europee, non è stata accolta la proposta del presidente del Consiglio italiano Mario Draghi di convocare un vertice straordinario sull’energia da tenersi a luglio. Nel corso della prima giornata di lavori del Consiglio europeo, il premier aveva parlato dell’importanza di affrontare il tema sulla crisi energetica. Fonti da Bruxelles sottolineano che sul tema “non ci sono piani per un summit straordinario a luglio”.

Non mi sento deluso da questo vertice, non mi aspettavo di poter fissare una data precisa per la discussione di un rapporto sulla questione” del price cap. Lo sottolinea il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio europeo. “Mi aspettavo il solito rinvio generico, ma invece le cose si stanno muovendo”, aggiunge il premier.


L’Italia aveva chiesto un Consiglio Ue sull’energia ma, spiega Draghi, “ci è stato fatto notare che non abbiamo ancora uno studio su cui discutere, quindi abbiamo ottenuto che nelle conclusioni il Consiglio invita la Commissione” a provvedere “e la Commissione ha promesso uno studio e un controllo completo sui prezzi del gas e anche” una valutazione sulla “riforma del mercato dell’elettricità, oggi tutto calibrato sul prezzo gas”. Lo studio arriverà “per settembre, da discutersi al Consiglio di ottobre”. Si tratta di “un risultato soddisfacente per noi, perché si pensava a una ulteriore dilazione”, dice il premier.

Al Consiglio Ue, spiega Draghi, “si è parlato molto di energia, di cosa fare per questi prezzi alti”. Per l’Italia per quel che riguarda “la dipendenza dal gas russo l’anno scorso era al 40% e oggi è al 25%. Quindi le misure che il Governo ha messo in campo dall’inizio della guerra stanno dando i loro risultati – puntualizza il premier – altri fornitori cominciamo a sostituire il gas russo“.

“STOCCAGGI MOLTO BENE, NIENTE EMERGENZA IN INVERNO”

Draghi assicura: “In Italia, per quanto riguarda gli stoccaggi di gas, ci stiamo preparando per l’inverno e sta andando molto bene. Ci stiamo preparando per questo inverno. Le misure che si stanno pensando per l’Italia assicurano che non vi sia un’emergenza durante l’inverno”.

E alle domande sulla possibilità di un rimpasto nel Governo, il premier è netto: “No. Se mi sento con il mandato di governo più forte o più debole? Rispondo che mi sento con lo stesso mandato”.

DRAGHI: “DI TETTO AL PREZZO DEL GAS SI PARLERÀ ANCHE AL G7”

“Di price cap per il gas se ne parlerà anche al G7 – osserva Draghi -. Gli Stati Uniti sono consapevoli delle difficoltà che stiamo incontrando per via delle sanzioni“. Infatti “le sanzioni sono efficaci nei confronti della Russia ma pesanti anche per noi, e gli Stati Uniti e altri Paesi ne sono consapevoli”. “Gli Stati Uniti hanno già deciso qualche misura di aiuto nel portrare gas Gnl da Usa a Europa, ma con cifre molto contenute”, spiega Draghi. “Gli Usa sono preoccupati dal prezzo del petrolio e in quel contesto è venuto il suggerimento del Segretario del Tesoro Yellen di avere un price cap al prezzo del petrolio”, segnala il presidente del Consiglio. Insomma, “il price cap è una cosa che chiunque suggerisce“, rimarca Draghi.

“OTTOBRE PUÒ ESSERE TARDI”

Dopo la relazione della Commissione Ue su mercato gas e elettrico, price cap gas incluso, prevista a settembre, la questione energia verrà affrontata dall’Ue al Consiglio di ottobre. Certo, spiega il premier italiano Mario Draghi in conferenza stampa a Bruxelles, “ottobre potrebbe essere tardi, se succedono altre cose sull’energia, non è stato deciso un altro Consiglio speciale ma se la situazione dovesse aggravarsi ci sarà”.

“NUOVO RECOVERY PER ABBASSARE SPREAD, MA CI SONO RESISTENZE”

Sull’ipotesi di un nuovo Recovery plan, ammette Draghi, ci sono resistenze da parte dei Paesi frugali. Serve “una capacità fiscale che faccia capire ai mercati che siamo tutti insieme, come era successo con la pandemia”, nota il premier italiano. Allora “la decisione politica del Consiglio europeo abbassò gli spread, la situazione oggi non è molto diversa da questo punto di vista. Ma se ne continuerà a discutere, le cose non vengono da sole”.

“UE VALUTERÀ ANCHE RIFORMA MERCATO ELETTRICO”

“La Commissione europea ha bisogno di tempo per preparare il rapporto” che tratterà “non solo di price cap ma di tutte le misure per calmierare i prezzi, e riguarderà anche una possibile riforma del mercato dell’energia elettrica”, spiega il premier italiano. “Il rapporto serve a individuare che tipo di tetto al prezzo gas ci vuole”.

L’elettricità, ricorda Draghi, “oggi è prodotta in parte con il gas e in parte con le rinnovabili ma non importa quale sia la fonte, tutta viene venduta in relazione al prezzo del gas, l’elemento più alto. Questo ha portato alla crescita delle bollette, per una componente dovuta a come il mercato dell’energia è stato disegnato tempo fa”.

“CONTRARI AL TETTO SUL PREZZO DEL GAS TEMONO TAGLI DALLA RUSSIA, MA CI SONO GIÀ”

Dalla Russia il gas per l’Europa arriva “via tubi, non ci sono clienti alternativi per la Russia. L’Ue ha un potere di mercato che può esercitare con il price cap, non lo esercita perché alcuni hanno paura che la Russia tagli ancora di più il gas, ma questo sta già succedendo”, sottolinea il presidente del Consiglio. Sul tetto al prezzo del gas ci sono state “resistenze un po’ da parte dei Paesi frugali“, ma di prezzi alti del metano “se ne è parlato e diversi membri hanno sollevato questi temi”, rileva Draghi.

Però un eventuale price cap “non puo essere quello che si sta facendo in altri Paesi”, prosegue il premier italiano senza nominarli (ma la misura è in vigore in Spagna e Portogallo, ndr), “dove gli importatori comprano il gas a prezzo di mercato e poi viene venduto ai consumatori a un prezzo più basso, con la differenza restituita agli importatori”. Ecco, così non va perché “si sussidia il mercato”, dice Draghi.

Oltretutto “non funziona nemmeno in quei Paesi”, spiega il premier, infatti “grazie alle interconnessioni questo governo di cui non faccio il nome permette di comprare il gas a prezzo di mercato e poi sussidia gli importatori” e “quindi, siccome il mercato è interconnesso gli operatori di altri Paesi vanno a comprare in quel Paese. Forse non è la strada giusta”. Inoltre, un tal meccanismo, “non si può fare per tutti i Paesi, per l’Europa sarebbe una spesa enorme”, conclude, e in Italia “noi aiutiamo chi paga la bolletta con la riduzione dei prezzi in bolletta“.

“CANDIDATURA UCRAINA IN UE STORICA, SIAMO ANCORA DI SICUREZZA”

“La candidatura dell’Ucraina è un passaggio storico, è importante per l’Ucraina e per tutto il resto dell’Europa. I progressi sui negoziati dei Balcani occidentali li abbiamo sostenuti prima di tutti gli altri, questi Paesi hanno deciso che la loro àncora di sicurezza e prosperità sta in Europa“, dichiara Draghi. “Non ci saranno più ritardi, i governi di questi Paesi devono fare le riforme e noi dobbiamo aiutarli”, aggiunge.

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Per il premier italiano, “l’Unione europea sta acquisendo una identità che non aveva prima, un grado di adesione dei cittadini europei come mai in passato. “In questo momento l’Ue proietta una immagine meno arcigna, meno burocratica di quanto fatto in passato, meno fiscale e molto più aperta e cooperativa. Man mano l’Unione sta acquisendo una identità che non aveva prima”, nota Draghi.

LA PREMIER SVEDESE: “AL MOMENTO VERTICE SU GAS È INUTILE”

“Convocare un vertice straordinario sull’energia è utile solo se ci sono decisioni da prendere sul tavolo, altrimenti non sarà di certo il modo migliore per impiegare il nostro tempo“. Lo ha detto la prima ministra svedese Magdalena Andersson prima dell’inizio della riunione del secondo giorno del Consiglio europeo che si sta svolgendo a Bruxelles, commentando la proposta del premier italiano Mario Draghi di convocare un vertice Ue straordinario per discutere delle misure da adottare a livello europeo contro l’aumento dei prezzi dell’energia. La premier svedese ha inoltre aggiunto che “mettere più soldi nelle tasche dei cittadini sembra la soluzione più facile per la crisi attuale, ma non farà altro che aumentare l’inflazione“. Andersson ha concluso: “Bisogna essere onesti con i cittadini”.

SALVINI: “INCREDIBILE E OLTRAGGIOSO”

Prima che arrivasse lo stop dai vertici Ue, il leader della Lega Matteo Salvini aveva commentato così le notizie: “Sarebbe incredibile e oltraggioso se Bruxelles non accettasse la proposta italiana di un vertice e un intervento urgenti per controllare prezzo e distribuzione del gas”.

VON DER LEYEN: “A LUGLIO PIANO EMERGENZA PER RIDURRE DOMANDA”

“A luglio presenterò ai leader dei Paesi membri un piano per affrontare l’emergenza energetica attraverso una riduzione della domanda“. Così la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa al termine del Consiglio europeo a Bruxelles. “Abbiamo visto come la guerra provocata dalla Russia abbia influenzato l’aumento dei prezzi dell’energia. Oggi abbiamo discusso su come mitigare l’impatto sociale ed economico di quest’aumento dei prezzi, specialmente per i più vulnerabili della società. Ma dobbiamo essere pronti a condizionamenti anche peggiori”, ha concluso Von der Leyen.

BULGARIA TOGLIE VETO SU ADESIONE MACEDONIA DEL NORD

Il Parlamento bulgaro ha votato una mozione per togliere il veto di Sofia sulla proposta di compromesso della Francia riguardo l’avvio dei negoziati per l’ingresso di Skopje nell’Unione europea. La mozione, avanzata dall’opposizione e sostenuta dal partito ‘Continuiamo il cambiamento’ del primo ministro dimissionario Kiril Petkov, è stata adottata con 170 voti a favore, 37 contrari e 21 astenuti. “Alla fine, è nel nostro interesse che i Balcani occidentali, la Macedonia del Nord e l’Albania ricevano una prospettiva per entrare nell’Ue”, ha affermato durante il dibattito in aula Hristo Ivanov, copresidente del partito Bulgaria democratica.

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