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Tg Scuola e Formazione, edizione del 24 giugno 2022

Si parla di prima prova di maturità; lavori del fare; fondi nella ricerca; del progetto ‘Insieme’ di Still I Rise

Pubblicato:24-06-2022 16:41
Ultimo aggiornamento:24-06-2022 17:57

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AL VIA LA MATURITÀ 2022, TRA LE TRACCE PASCOLI, VERGA, SEGRE E PARISI

Dopo due anni di esami di Stato solo orali, per la maturità 2022 tornano le prove scritte. Per la prima prova di italiano, uguale in tutta Italia, il ministero dell’Istruzione ha proposto tracce su Giovanni Pascoli e Giovanni Verga, per la sezione analisi del testo letterario. Per il testo argomentativo, invece, sono stati selezionati un brano sulle leggi razziali, tratto dal libro ‘La sola colpa d’esser nati’, scritto da Gherardo Colombo e Liliana Segre, e un testo tratto da ‘Musicofilia’ di Oliver Sacks, sull’importanza della musica come collante della società. Terza proposta della tipologia B è invece il discorso pronunciato alla Camera dei deputati, dal premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi, per scuotere la politica sul tema del cambiamento climatico. Per la tipologia C, un testo tratto da ‘Perchè una Costituzione della Terra’, di Luigi Ferrajoli, sulla pandemia e i suoi effetti economici e sociali, e un estratto del libro di Vera Gheno e Bruno Mastroianni, sulla rete e i suoi rischi, che è stata la traccia più scelta dagli studenti. Fuori dai cancelli, gioia ed emozione per gli studenti, felici di aver sigillato con l’esame un passaggio importante della loro vita. Ma in molti ammettono che avrebbero preferito, ancora per quest’anno, un esame solo orale: troppe, ancora, le lacune lasciate da due anni di pandemia. Dopo la seconda prova scritta di indirizzo, preparata dai singoli istituti, gli studenti dovranno infine sostenere il colloquio orale, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla Commissione.


BIANCHI E ORLANDO PRESENTANO IL MANIFESTO PER I MESTIERI MANUALI

Dal chirurgo al tecnico specializzato, dal meccanico all’artigiano. Mestieri del fare e del conoscere di cui oggi c’è sempre più bisogno per frenare i fenomeni della disoccupazione e del disorientamento. È in questo contesto che si inserisce il ‘Manifesto del lavoro buono – Pensare con le mani’, un documento sottoscritto da oltre 90 aziende e promosso da Elis e Centro Nazionale Opere Salesiane – Formazione Aggiornamento Professionale, per ribadire la centralità del lavoro manuale in tutte le sue declinazioni. Presentato a Roma, nella sede del Senato di Palazzo Giustiniani, il documento punta a riportare in primo piano i mestieri manuali attraverso cinque linee di intervento: orientamento; educazione al lavoro; politiche del lavoro; il rilancio del lavoro artigianale e la tutela del lavoro manuale. Per il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, a fronte di un’industria che lavora sempre più sulla qualità, è opportuno dare risposte specifiche ai bisogni del mercato ed essere più flessibili nell’organizzazione. “Emerge l’esigenza di una nuova scuola dove si formino persone solide umanamente, capaci di affrontare il cambiamento e l’incertezza- ha detto Bianchi- In questo scenario è cruciale il tema dell’orientamento, che dovrebbe accompagnare i ragazzi già dalle scuole elementari e medie”.

MESSA: BENE ATTUAZIONE PNRR, GIÀ IMPEGNATI CIRCA 6 MLD

Circa 6 miliardi di euro già impegnati per ricerca e università, con l’avvio di 5 centri nazionali, 11 ecosistemi di innovazione e 30 infrastrutture di ricerca. La ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, ha presentato i dati sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, per quanto riguarda il comparto ricerca e università. “Il filo conduttore-ha spiegato la ministra- è aver messo insieme la ricerca accademica con quella degli Enti di ricerca e dell’industria per dare una svolta innovativa alle grandi problematiche, come la mobilità sostenibile. In questo modo possiamo creare una filiera in grado di competere a livello internazionale e che ci permetta di lavorare insieme agli altri e di fare massa critica. È una sfida che al momento sta avendo successo perché il sistema della ricerca italiana si è attivato, ha presentato delle proposte che sono state valutate da esperti internazionali con esiti molto positivi”.

NASCE ‘INSIEME’, IL PROGETTO DI STILL I RISE PER EDUCARE ALLA CITTADINANZA

Still I Rise, l’organizzazione che offre istruzione e protezione ai minori profughi e vulnerabili nei territori più difficili del Pianeta, porta il suo progetto educativo anche in Italia con il progetto Insieme, che a partire da settembre permetterà a istituti scolastici, università, gruppi scout e tutti i contesti di aggregazione giovanile a stimolare pensieri e coscienze. Un viaggio interattivo per avvicinarsi a temi importanti, come la migrazione, l’accoglienza, il lavoro minorile e il diritto all’istruzione. “Abbiamo costruito questo progetto proprio perché c’è bisogno di dare risposte a temi che in classe non vengono affrontati- ha detto alla Dire Rachele Pizzi, responsabile scuola di Still I Rise- noi non ci limitiamo solo a fare le lezioni, ma vorremmo che poi i giovani diventassero attori del cambiamento. Questo è l’esercizio più importante: prendere spunto dalle esperienze del nostro progetto e trasferirle nel loro territorio, nel loro contesto. Non è necessario andare in Africa per cambiare le cose, ciò che conta è lo stimolo al cambiamento, e questo può farlo chiunque”.

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