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Tg Riabilitazione, edizione del 24 giugno 2020

E' online l'edizione settimanale

Pubblicato:24-06-2020 11:45
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:32

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CONSIGLI FISIOTERAPISTI PER EVITARE FRATTURE ANZIANI

Come può un anziano ritornare a una ‘vita normale’ dopo tre mesi di clausura forzata, evitando cadute e fratture? Per rispondere a questa domanda il Gruppo di Interesse Specialistico-GIS di Fisioterapia Geriatrica AIFI ha promosso una campagna ad hoc. “Occorre ricordare che la prevenzione delle cadute è una sfida sanitaria per l’invecchiamento della popolazione- dice Anna Maria Foggetti, tra i promotori dell’iniziativa e componente del GIS- poiché il numero di casi aumenta proporzionalmente all’incremento del numero di anziani in tutti i Paesi del mondo. Bisogna quindi muoversi responsabilmente dentro e fuori casa”.


MONTECATONE REHABILITATION RIFERIMENTO CEREBROLESIONI

Incidenti stradali e altre gravi patologie possono provocare in alcuni casi lesioni midollari o cerebrali importanti che richiedono cure ad alta specializzazione. Un ospedale riferimento, in Emilia Romagna e non solo, è il Montecatone Rehabilitation Institute. Ne ha parlato con l’agenzia Dire la dottoressa Monika Zackova, nuovo direttore dell’Area Critica.

ICTUS, SPERIMENTATO PROTOCOLLO IDROCHINESITERAPIA

Un trial clinico effettuato alla Fondazione Santa Lucia Irccs, a Roma, ha validato un nuovo protocollo di idrochinesiterapia che, rispetto alla terapia in acqua tradizionale, offre un incremento del 30% nel livello di recupero delle funzioni motorie, riuscendo a camminare senza la necessità di un ausilio e migliorando l’equilibrio. I pazienti che hanno partecipato al nuovo protocollo, denominato ‘Approccio Propedeutico Sequenziale’, sono stati 33, compresi tra i 25 e gli 80 anni, colpiti da ictus e con diagnosi di emiplegia, seguiti con trattamento ambulatoriale 2 volte a settimana.

VENTURA (OPBG ROMA): IL 5% BAMBINI HA DISTURBI PRIMARI LINGUAGGIO

Non c’è un preciso momento della vita in cui tutti i bebè emettono la prima o le prime parole. Generalmente, comunque, intorno ai 24 mesi il vocabolario del bambino arriva a disporre di circa 200 parole. E se questo non dovesse accadere? Quando i genitori devono preoccuparsi? La Dire ha approfondito l’argomento con Mauro Ventura, logopedista del Dipartimento di Neuroscienze del Bambino Gesù di Roma, che ha spiegato che “il 5% dei bambini ha disturbi primari del linguaggio”.

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