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Etiopia, Monsignor Mattiazzo: “Riemergono le tensioni tra le comunità”

Dopo attentati parla vescovo emerito padova missionario in paese

Pubblicato:24-06-2019 12:23
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:26

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ROMA – “I rapporti tra le comunità dell’Etiopia sono storicamente segnati da tensioni sul piano politico; gli attentati del fine-settimana sembrano esserne la conferma”: cosi’ all’agenzia ‘Dire’ monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo emerito di Padova, fino a pochi mesi fa missionario sui monti dell’Acrocoro.

Il colloquio si tiene dopo quello che il governo del primo ministro Abiy Ahmed ha definito un tentativo di golpe. A Bahir Dar, la capitale dello Stato di Amhara, e’ stato assassinato il governatore Ambachew Mekonnen. Ad Addis Abeba, la capitale federale, e’ stato invece ucciso il capo dello Stato maggiore dell’esercito etiopico, Seare Mekonnen.

Secondo monsignor Mattiazzo, 79 anni, “la lettura dei fatti degli ultimi giorni alla luce di una contrapposizione politica tra gli interessi delle principali comunita’ del Paese e’ piu’ che mai credibile”. Il vescovo ricorda la sua esperienza nella prefettura apostolica di Robe, dove ha svolto un’opera di evangelizzazione presso le popolazioni di Kokossa e di Kofale, spostandosi di villaggio in villaggio. “Ho vissuto le tensioni e le manifestazioni di protesta delle comunita’ oromo quando si sentivano marginalizzate sul piano politico perche’ non avevano mai avuto un loro rappresentante alla guida del governo federale” sottolinea monsignor Mattiazzo. “La situazione si e’ molto acquietata dopo l’aprile 2018, quando Abiy Ahmed e’ divenuto il primo oromo al vertice dell’esecutivo di Addis Abeba”.


Storicamente, tigrini e amhara hanno avuto un ruolo guida nel governo dell’Etiopia nonostante gli oromo, perlopiu’ di religione musulmana, costituiscano la maggioranza relativa nel Paese.
Dalla sua entrata in carica, Ahmed ha puntato sulla “riconciliazione” nazionale, liberalizzando lo spazio politico e stringendo intese sia con la vicina Eritrea che con gruppi ribelli in esilio.

Secondo monsignor Mattiazzo, “le dinamiche dell’appartenenza etnica, di fede e linguistica sono rilevanti o addirittura decisive in Etiopia, come del resto in altre regioni e zone dell’Africa”.

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