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VIDEO | Cna: “Evitare la procedura Ue, i Comuni taglino la Tari”

Il segretario generale Sergio Silvestrini: "Bene il sindaco di Livorno su volontà di dialogo"

Pubblicato:24-06-2019 08:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:26

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LIVORNO – La procedura di infrazione sui conti pubblici va sventata con ogni mezzo. I Comuni, invece, devono ricostruire un dialogo con le associazioni di categoria, a partire da quella più rappresentativa in città, cioè Cna, mantenendo inalterato il prelievo fiscale. Dall’assemblea territoriale di Livorno di sabato arriva una sorta di promemoria per l’agenda politica nazionale e locale dal segretario generale della confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa, Sergio Silvestrini.
In questi giorni, l’apprensione principale delle imprese è rappresentata del contraccolpo che si verificherebbe qualora la procedura Ue per debito eccessivo dovesse arrivare alle estreme conseguenze.


Silvestrini non edulcora i timori: “Impatterebbe moltissimo sulle imprese, sarebbe terribile. Va scongiurata in ogni modo. La procedura porterebbe a un percorso di instabilità complessiva dei mercati, che punirebbe in primo luogo tutte le imprese italiane, quelle piccole in modo particolare ma in generale tutti i cittadini. Tutto quello che è possibile fare per evitarla va fatto“.
Il messaggio di Silvestrini è volutamente netto, anche se non rappresenta una netta chiusura alle tesi del governo Conte desideroso di cambiare le regole. “Possono essere cambiate- ammette- Non quando c’è la procedura di infrazione in corso, ma complessivamente l’Europa oggi deve trovare un momento in cui rifletta su se stessa, sulle sue politiche economiche per capire se sono giuste politiche restrittive o politiche espansive, se sono possibili altre misure innovative che consentano agli Stati di poter animare uno sviluppo modesto”.
L’Italia è un caso di scuola piuttosto significativo: “È dimostrato che tenere insieme i tre parametri sviluppo, deficit e debito è praticamente impossibile se manca il primo- rileva il direttore generale di Cna-. E per svilupparsi un Paese ha bisogno di investimenti”. Meglio concentrare l’impegno politico su questo fronte: “Perché non aprire una trattativa forte con l’Europa per non contabilizzare nel debito gli investimenti che ogni Paese fa?- chiede Silvestrini, rivolgendosi all’esecutivo-. Questa è una delle soluzioni possibili, accettabili che potrebbe rianimare lo sviluppo”. Fermo restando che la condizione più temuta e penalizzante per le imprese è l’instabilità. Ma è anche dal livello locale di governo che Cna attende delle risposte. “Chiediamo alle amministrazioni comunali di non aumentare il prelievo fiscale e di diminuirlo in alcune situazioni come la Tari– spiega il dirigente nazionale-. Molti Comuni impongono ai nostri artigiani di pagare due volte questa tassa, la cosa non è possibile. Certamente comprendiamo anche le difficoltà di molte amministrazioni” che devono far fronte a “trasferimenti inferiori per la gestione quotidiana delle loro realtà piccole, spesso anche molto piccole”. Ne discende, dunque, che Silvestrini offre e cerca la disponibilità a instaurare un dialogo più forte fra imprese e sindaci: “Domandiamo un rapporto dialettico, franco, a volte anche forte, ma con un coinvolgimento nelle scelte delle associazioni di categoria- sottolinea-, di Cna in modo particolare essendo in questo territorio forse la realtà più rappresentativa”.
Un segnale emblematico arriva nel corso dell’assemblea dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti (Pd). Il neoeletto primo cittadino del capoluogo riconosce che nei precedenti cinque anni, sotto l’amministrazione 5 stelle, e forse ancora prima è mancato un dialogo col mondo delle imprese. Salvetti promette un cambio di passo, contando sull’operato di uno dei suoi assessori Gianfranco Simoncini, che potrà costruire una relazione forte anche con la Regione essendo consigliere del presidente della Toscana per le politiche del lavoro.

Silvestrini riconosce al sindaco con le sue parole di oggi di aver “già dato testimonianza di questa specifica volontà” di dialogare. Una svolta, un salto di qualità viene sollecitato, del resto, da Maurizio Serini. Il presidente territoriale di Cna, nel tracciare il bilancio della prima metà del suo mandato, ammette che nei suoi primi due anni alla guida dell’associazione l’interlocuzione con gli enti locali rappresenta il suo più grande “cruccio”. Tuttavia, abbiamo cambiato un po’ rotta sotto questo aspetto- rivendica-. Nel confronto che abbiamo avuto coi candidati sindaco dell’ultima tornata elettorale abbiamo voluto far capire in maniera molto, molto chiara che deve mutare il rapporto con i sistemi associativi”. E in tema di cambiamenti l’assemblea di Cna ne dà saggio al vertice con l’avvicendamento alla direzione dell’associazione a Livorno. Marco Valtriani lascia la confederazione dopo 32 anni e consegna l’incarico al suo successore, Dario Talini, in uno scambio di consegne di “forte emozione” anche per lo stesso Silvestrini.

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