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Bologna. Gli archeologi dell’Alma mater in missione in Epiro

BOLOGNA - Dopo Pompei, l'antico Epiro. Nuova missione per gli archeologi dell'Alma Mater di Bologna, che partiranno per

Pubblicato:24-06-2015 13:12
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:24

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BOLOGNA – Dopo Pompei, l’antico Epiro. Nuova missione per gli archeologi dell’Alma Mater di Bologna, che partiranno per lo studio e lo scavo di un importante edificio sacro della città ellenistica e romana di Butrinto, nel sud dell’Albania (l’antico Epiro, appunto), a pochi chilometri dal confine con la Grecia.

Epiro

Epiro

Si tratta di una città di epoca ellenistica, centro importante per il culto di Esculapio, che sorge tra un lago interno e il mar Ionio, di fronte all’isola di Corfù. Il progetto dell’Università di Bologna è stato approvato dal Consiglio nazionale di archeologia del ministero della Cultura albanese e si affianca alla missione già attiva da tempo a Phoinike (Fenice), sempre in Albania. A Butrinto aveva condotto importanti ricerche, fra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso, l’archeologo Luigi Ugolini, laureato proprio a Bologna nel 1921. La Seconda guerra mondiale mise fine a quei lavori, ripresi in seguito da archeologi albanesi, inglesi e americani.

Epiro

Epiro

Gli archeologi dell’Alma Mater di Bologna tornano dunque sui passi dei loro predecessori, in un sito visitato ogni anno da decine di migliaia di turisti (soprattutto passeggeri delle crociere). La missione dell’Ateneo felsineo è diretta da Sandro De Maria, ordinario di Archeologia classica al Dipartimento di Storia culture e civiltà, che da 15 anni lavora con i suoi collaboratori nel sito di Phoinike (Fenice), città sorta nel IV secolo avanti Cristo e abbandonata al tempo della conquista turca dell’Albania, nella prima metà del XVI secolo.


Gli scavi e gli studi di Phoinike (Fenice), spiega l’Università in una nota, si sono concentrati sull’antica agorà della città ellenistica, il teatro antico, i quartieri di case ellenistiche e romane, la basilica paleocristiana e le necropoli. Proprio grazie al lavoro di questi anni, il progetto dell’Alma Mater (è partner l’Istituto archeologico albanese di Tirana), si estende ora alla vicina Butrinto, centro destinato al culto di Esculapio importantissimo in età ellenistica e colonia romana dell’età di Augusto.

La missione archeologica a Butrinto punta al recupero e allo studio di un’area sacra che sorge al di sopra del teatro, fino a oggi mai indagata a fondo. Le attività si estenderanno poi a progetti di ricerca, scavo e valorizzazione di più ampio respiro. Gli scavi a Butrinto partiranno il prossimo settembre, in contemporanea con quelli di Phoinike (Fenice), dove nel corso degli anni sono passati diverse centinaia di studenti dell’Alma Mater, assieme a loro colleghi albanesi e di altre nazionalità europee, in un progetto di ricerca e formazione specialistica che ha il sostegno finanziario del ministero italiano degli Affari esteri, a cui si aggiunge il contributo dell’Università di Bologna e del suo Campus di Ravenna, che agevola la partecipazione degli studenti iscritti ai corsi legati alla Conservazione dei beni culturali.

di Andrea Sangermano

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