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Nasce la prima edizione dell’Atlante delle Imprese Creative e Culturali 2023

L'importante volume edito da Treccani e dedicato allo stato del settore

Pubblicato:24-05-2023 14:15
Ultimo aggiornamento:25-05-2023 14:15

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ROMA – L’universo delle imprese creative e culturali del nostro Paese è composto da un complesso equilibrio di arte, tecnica, innovazione, identità collettiva, ricerca, ma anche di piattaforme operative che consentono la traduzione e produzione materiale delle idee. Cultura Italiae, AICI, Istat, Istituto per il Credito Sportivo, Unioncamere, con il sostegno di Intesa Sanpaolo, il patrocinio dell’ANCI, la collaborazione di Federculture e Fitzcarraldo e la direzione di Roberto Grossi hanno dunque lavorato alla prima edizione dell’Atlante delle Imprese Creative e Culturali. Un importante volume presentato stamattina nella Sala Spadolini del ministero della Cultura ed edito per i tipi dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana Treccani.

Articolato in tre sezioni, l’Atlante intende fornire una fotografia inedita, complessiva e di dettaglio dello stato del settore, non rinunciando a proporne una lettura interpretativa e critica; definire il perimetro e restituire una mappa degli ambiti produttivi in termini quantitativi e macroeconomici su base nazionale, regionale e provinciale; identificare e proporre all’attenzione i casi e le esperienze più rilevanti. Si tratta dunque di un prezioso strumento di approfondimento e di analisi che possa favorire la conoscenza e la valorizzazione di questo ampio comparto economico e sociale, incentivandone lo sviluppo anche tramite efficaci politiche mirate ad attivare processi virtuosi e a innescare effetti positivi a sostegno delle idee, della crescita delle professionalità, del trasferimento delle conoscenze, della creazione di reti e di partnership, della ricerca degli strumenti organizzativi e finanziari più adeguati.

“L’obiettivo di questo Atlante non è definire cos’è l’impresa culturale ma dare risposte tecniche, giuridiche e scientifiche volte a comprendere e conoscere imprese creative e culturali”, ha spiegato Angelo Argento, presidente di Cultura Italiae.


“La cultura è un asset fondamentale del soft power dell’Italia- ha detto il segretario generale di Unioncamere, Giuseppe Tripoli- Per la prima volta con l’Atlante è stata effettuata una mappatura delle imprese culturali e creative in senso stretto in tutti i Comuni italiani. Un lavoro capillare e dettagliato che restituisce la fotografia territoriale al massimo dettaglio di un segmento importante della nostra economia. Queste aziende contribuiscono a creare oltre il 3% del valore aggiunto italiano, danno occupazione a più di 830mila persone e nel 2022 hanno espresso una domanda di lavoro di quasi 280mila contratti a tempo determinato e indeterminato, pari a più del 5% della opportunità offerte delle imprese di industria e servizi. Ma considerando l’indotto ad esse collegato e l’effetto moltiplicatore che esse hanno sul resto dell’economia, arrivano a rappresentare quasi il 16% del valore aggiunto italiano”.

“Le imprese creative e culturali hanno un valore importante non solo per il lato economico ma anche perché trasmettono dei buoni valori come senso di comunità, partecipazione e capacità di cogliere le diversità- ha sottolineato il direttore generale della Treccani, Massimo Bray- Per realizzare questo Atlante è stato necessario affrontare un dibattito importante sul tema, perché la struttura editoriale Treccani dà vita a volumi corali con più autori e redattori che verificano che i dati siano certificati: Treccani è al servizio del Paese e delle sue informazioni, in un mondo dove tutto cambia forse troppo rapidamente”.

A spiegare la struttura dell’Atlante delle Imprese Creative e Culturali è intervenuto il direttore scientifico dell’Atlante, Roberto Grossi: “Abbiamo cercato di andare oltre ai percorsi tradizionali, il risultato è stato esaltante e davvero bellissimo. Anni durissimi di attività per questa che è la prima riflessione organica e concettuale dedicata a imprese creative e culturali per la prima volta analizzate dal basso. Uno spaccato del tutto inedito in cui abbiamo inserito nuovi settori, come il paesaggio, l’enogastronomia e l’alta formazione artistica”.

LE SEZIONI E I SAGGI DELL’ ATLANTE DELLE IMPRESE CULTURALI E CREATIVI 2023

La prima sezione è dedicata a ‘Il contesto culturale’, con testi riccamente illustrati da grafici, tabelle e oltre 100 fotografie, e propone: 5 saggi di inquadramento delle dinamiche produttive e macroeconomiche del settore culturale e creativo italiano, a firma del direttore scientifico, Roberto Grossi, di Onofrio Cutaia, responsabile della Direzione Generale Creatività Contemporanea del ministero della Cultura, di Gian Carlo Blangiardo, presidente dell’Istat, di Alessandro Rinaldi direttore studi Tagliacarne-Unioncamere e di Umberto Croppi direttore di Federculture.

Ancora 13 saggi di settore firmati da autorevoli esperti che fanno il punto su: Arti Visive (Patrizia Asproni), Beni Culturali (Giuliano Volpe), Biblioteche e Archivi (Chiara Faggiolani), Cinema e New Media (Ester Corvi), Design (Enzo Calabrese), Editoria e stampa (Pierluigi Vercesi), Festival (Gian Mario Villalta), Moda (Raffaello Napoleone e Marco Ricchetti), Musei (Christian Greco), Musica (Ernesto Assante), Paesaggio (Giuseppe Piperata), Sport (Antonella Baldino, per l’Istituto per il credito sportivo), Il mondo delle start-up (Simona Martini, per la Fondazione Fitzcarraldo).

Una seconda sezione dedicata a ‘I dati’ con 188 rappresentazioni cartografiche e l’analisi sistematica dei dati (470 tabelle) relativi a imprese e addetti dei diversi ambiti produttivi, distinti su base nazionale, regionale e provinciale, aggiornati al 31 dicembre 2022.

Infine, una terza Sezione dedicata a ‘Le esperienze’ dove a partire dalla ricognizione e selezione di una significativa serie di esperienze di imprese culturali, vengono proposti un centinaio di casi di eccellenza per raccontare e illustrare con una narrazione d’autore a firma dello scrittore Francesco Pacifico e con 100 immagini evocative, imprese ed esperienze rilevanti sotto diversi ambiti, approfondendone caratteristiche, analisi dei fattori di successo, diverse ricadute dei risultati.

“Il valore di questo atlante è accendere un faro su un settore strategico per far emergere quale sia il valore economico delle attività culturali e creative” ha dichiarato, in conclusione, Giorgio Carlo Brugnoni, consigliere del ministero della Cultura.

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