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VIDEO | FOTO | La Romagna vista dal cielo: dagli ombrelloni alle città sott’acqua

L’agenzia Dire a bordo dell’elicottero Nh90 dell’Esercito italiano: acqua, smottamenti, frane, ecco come è cambiato il profilo della regione

Pubblicato:24-05-2023 17:07
Ultimo aggiornamento:24-05-2023 18:55

alluvione romagna
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RIMINI – A una settimana dall’eccezionale ondata di maltempo che ha devastato in lungo e in largo la Romagna, l’agenzia Dire sale a bordo dell’elicottero Nh90 dell’Esercito italiano e decolla dall’aeroporto militare di Rimini per vedere dall’alto il territorio. Tra campi allagati, capoluoghi e città più piccole alle prese con tanta acqua, fiumi, canali e torrenti ancora gonfi e marroni di fango, crinali dell’entroterra segnati dalle frane. Certo, un panorama diverso rispetto a sette giorni fa, ma il ritorno alla normalità, anche dall’alto, si annuncia complicato. Un alleato prezioso si è fin qui dimostrato proprio l’Esercito che assieme ad Aeronautica, Carabinieri e Marina ha messo in campo oltre 1.200 militari per le operazioni di soccorso, con 75 persone salvate di cui sei bambini, uno di pochi mesi, di ripristino della viabilità, di supporto logistico. Su indicazione del ministero della Difesa le Forze armate hanno impiegato 12 elicotteri, 55 gommoni, oltre 100 veicoli di varia tipologia, quattro aerei da ricognizione, un velivolo a pilotaggio remoto e tre motopompe idrovore.

IL VIDEO DALL’ELICOTTERO DELLA ROMAGNA SOTT’ACQUA

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Preso il cielo questa mattina intorno alle 10, l’elicottero si dirige verso Ravenna risalendo la costa, da una parte il mare e la spiaggia con gli ombrelloni pronti a rinfrescare all’ombra i turisti, dall’altra i primi segnali di allagamento. Superata Cesenatico ecco il ravennate, Cervia e la città dei mosaici, tra le più colpite dall’alluvione. In particolare il forese è a tratti una distesa d’acqua, così come diverse frazioni, tra cui Fornace Zarattini. Ecco Conselice, in gran parte allagata in mezzo alla pianura anche se tutto il sud faentino deve fare i conti con l’acqua caduta dal cielo ed esondata da fiumi e canali di scolo. Si trasvola l’A14 che scorre sotto senza intoppi visibili, dopo i lavori per ripristinare il tratto Faenza-Forlì e si va verso colline e montagne. E l’acqua, che ancora gonfia diversi corsi d’acqua, sinuose strisce gialle dall’alto, fa il posto a frane e smottamenti che hanno cambiato il profilo della Romagna. Gran parte delle strade principali ha riaperto e anche il traffico indica la voglia di ripartire della gente. Poi di nuovo verso la pianura e Forlì, che come la vicina Cesena, ha vissuto ore drammatiche. I segni dall’alto sono ben visibili con interi quartieri ancora coperti di fango. Infine verso Rimini e il suo entroterra dove protagoniste tornano le frane, prima di atterrare. Dall’alto una Romagna segnata ma che ha gettato le basi di una nuova ripartenza.

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