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Il mondo dopo il Covid, presentazione del libro ‘Geopolitica del contagio’

'Geopolitica del contagio' (Rubettino editore) di Gianluca Ansalone che sarà presentato martedì 25 maggio alle 16.30 all'Università Internazionale degli Studi di Roma

Pubblicato:24-05-2021 19:48
Ultimo aggiornamento:24-05-2021 19:48
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geopolitica del contagio
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ROMA – “Il Covid-19 non è un cigno nero. Già prima della pandemia eravamo immersi in cambiamenti strutturali che abbiamo fatto fatica a cogliere o che abbiamo preferito non vedere. Mai prima l’umanità aveva vissuto ben tre crisi sistemiche in appena un ventennio: l’11 settembre 2001, la crisi finanziaria del 2008, la pandemia. Queste crisi vanno lette assieme e possono essere il preludio ad una nuova Yalta, con scienza, vaccini e dati che definiranno la prossima cortina di ferro. La guerra al Covid-19 è appena iniziata e le sue conseguenze andranno ben oltre l’imminente sconfitta del virus. Dopo gli anticorpi nel nostro organismo, dovremo occuparci degli anticorpi della nostra democrazia, di ‘un vaccino politico e civile’ contro i pericoli della violenza, della profanazione, dell’autoritarismo, dell’implosione sociale. Prefazione di Gianni Letta”. Si tratta del libro ‘Geopolitica del contagio’ (Rubettino editore) di Gianluca Ansalone che sarà presentato domani alle 16.30 all’Università Internazionale degli Studi di Roma.

L’evento si inserisce all’interno del ciclo di presentazioni ‘Leggere la realtà’. Intervengono: Gianluca Ansalone, autore del libro; Ciro Sbailò, preside della facoltà di Scienze della politica e delle Dinamiche psico-sociali di Unint; Alessandro De Nisco, preside della facoltà di Economia di Unint; Pino Pisicchio, docente Unint di Diritto e spazio pubblico e di Ordinamenti giuridici e gestione dei flussi migratori. Conclusioni: Antonella Ercolani, prorettrice per la Terza Missione di Unint. Modera: Andrea Alicandro


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